MACEDONIA. Al via un governo nuovo per il paese

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Il più grande partito albanese della Macedonia, il Dui, Demokratska Unija za Integracija, ha deciso lo scorso 24 febbraio di sostenere il partito di opposizione, Unione socialdemocratica di Macedonia, Sdsm, nel chiedere il mandato al presidente per formare un nuovo governo del paese. Lo ha detto il portavoce del Dui Bujar Osman, ripreso da Sputnik.

Il Sdsm avrebbe dovuto dimostrare di possedere la maggioranza in parlamento di 120 seggi in modo che il presidente macedone Gjorge Ivanov possa essere in grado di dare al partito l’incarico di formare il governo.

«In considerazione delle circostanze definite dai vincoli di tempo, abbiamo deciso di dare il nostro sostegno al Sdsm, ma questo non vuol dire che abbiamo concordato una coalizione. Questo è solo un supporto necessario per ricevere il mandato per sbloccare determinati processi» ha detto Osmani, citato dal portale di notizie Mkd il 25 febbraio.

Il portavoce Dui ha sottolineato che le firme sono state consegnate al Sdsm in modo che le elezioni locali previste per questo maggio possano essere avviate ed avvenire. Secondo Osmani, se Dui e Sdsm decidessero di costruire una coalizione, «i programmi dei partiti devono essere coordinati».

I macedoni hanno eletto un nuovo parlamento, dopo una serie di slittamenti, nel dicembre 2016. Nella votazione, il partito conservatore Vmpro-Dpmne e il partito di opposizione Sdsm hanno ottenuto 51 e 49 posti, rispettivamente. Tuttavia, ciascuna delle parti deve raccogliere consensi dai partiti minori per formare un governo di coalizione e sbloccare la situazione.
Le recenti elezioni sono avvenute dopo un lungo periodo di proteste scoppiate dopo che il presidente Gjorge Ivanov aveva annunciato il 12 aprile che più di 50 funzionari implicati nello “scandalo intercettazioni” sarebbero stati graziati e l’indagine archiviata.

Non era la risposta che i macedoni avevano previsto quasi un anno dopo lo scoppio dello scandalo intercettazioni, rivelato da parte dell’opposizione.
Dopo le iniziale, violente, reazioni, ogni sera i macedoni si sono riuniti a Skopje manifestando con lo slogan: “Nessuna Giustizia, Nessuna Pace”.

Lucia Giannini