
La Turchia potrebbe svolgere un ruolo influente nella Stazione Internazionale di Ricerca Lunare, Ilrs, poiché cerca di unirsi al progetto guidato da Cina e Russia.
Ankara ha chiesto di diventare membro dell’Ilrs, un’iniziativa sito russa per costruire una base al polo sud della Luna entro il 2035, hanno riferito i media turchi e russi. È il primo membro della Nato a presentare domanda, riporta Scmp.
La mossa “rappresenta un nuovo capitolo nella ricerca della Turchia per una solida presenza nella ricerca e nell’esplorazione spaziale”, ha scritto il quotidiano di Istanbul, Turkiye. Una simile richiesta è in linea con i recenti successi del Paese nello spazio, incluso il viaggio dell’astronauta Alper Gezeravci sulla Stazione Spaziale Internazionale come parte della missione di volo spaziale umano commerciale Ax-3, afferma il giornale turco.
La richiesta della Turchia è stata confermata anche da Anatoly Petrukovich, direttore dell’Istituto di ricerca spaziale dell’Accademia russa delle scienze, in una conferenza stampa a Mosca, riporta Ria.
Il coinvolgimento turco andrebbe a beneficio della Cina date le sue ambizioni e i suoi programmi spaziali, con le implicazioni di potenziali contributi finanziari e tecnologici, prosegue la testata di Hong Kong.
La Turchia ha un programma spaziale che include la costruzione di propri satelliti sofisticati e capacità di lancio nello spazio. Ha anche un programma di esplorazione lunare che mira a effettuare un atterraggio sulla superficie lunare nel 2026 per testare tecnologie chiave e a inviare una sonda in orbita attorno alla luna entro la fine del decennio.
Inoltre, Ankara dispone di una base industriale spaziale in rapido sviluppo e di capacità di ricerca. La mossa servirebbe anche agli obiettivi geopolitici di Ankara poiché la sua politica estera sta attraversando una transizione significativa dall’essere un paese orientato all’Occidente a guardare sempre più verso est e sud.
Le relazioni della Turchia con l’Unione Europea, la Nato e gli Stati Uniti sono diventate sempre più tese di conseguenza, Erdogan sta cercando di prendere le distanze dall’agenda geopolitica occidentale.
Ovviamente ci sono implicazioni politiche nell’adesione della Turchia all’Ilrs, invece di aderire al programma Artemis a guida Usa. Se la domanda della Turchia venisse accettata, sarebbe la decima nazione membro del progetto della base lunare guidato da Cina e Russia, dopo Venezuela, Pakistan, Azerbaigian, Bielorussia, Sud Africa, Egitto e Tailandia.
In confronto, secondo la Nasa, 36 paesi hanno aderito agli accordi Artemis, una serie di principi per guidare “l’esplorazione e l’uso pacifico, sicuro e trasparente dello spazio”.
Tuttavia, gli accordi Artemis sono diversi dal programma Artemis e l’accordo su alcuni principi non significa necessariamente che il firmatario faccia parte del piano guidato dalla Nasa per stabilire una base permanente sulla Luna e consentire missioni umane su Marte.
Luigi Medici