Lituania: inflazione nei criteri di Maastricht

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LITUANIA – Vilnius. Stando al report della Swedbank, attualmente uno dei principali investitori diretti esteri in Lituania, l’aumento dei prezzi al produttore si rifletterà in breve tempo in un rialzo dell’indice dei prezzi al consumo con un ritmo che si aspetta sostenuto di 0,5 punti percentuali al mese.

L’inflazione è prevista tuttavia rimanere al di sotto dei limiti prefissati nei criteri di Maastricht, con un trend attorno al 2,5%.Nonostante l’aumento del prezzo dell’energia elettrica e delle imposte dirette al consumo, i prezzi finali Lituani sono aumentati meno di quanto previsto lo scorso gennaio, ossia solo dello 0,2%. L’inflazione su base annuale è quindi scesa al 2,6%; con una media inflattiva che precedentemente si attestava attorno al 3%. Si tratterebbe del tasso più basso di accelerazione mai registrato dalla primavera del 2011.Venendo all’indice armonizzato dei prezzi al consumo, riportato dal Dipartimento Lituano di Statistica, l’inflazione per il mese di febbraio 2013 si attesterebbe su uno 0,1%. Da parte sua, l’inflazione annuale avrebbe toccato lo scorso mese il 2,4%, su una media annuale arrivata al 3%. Il tutto, venendo da un mese di gennaio, che faceva registrare 2,7 punti percentuali con una proiezione annuale del 3,1%. Di certo, anche di fronte a dati piuttosto uniformi, resta necessario tenere conto di come l’aumento dei prezzi dei carburanti e dei beni trasportati apporteranno un sensibile impatto sull’inflazione di questi mesi; come pure la crescita risentirà della contrazione stagionale dovuta ai saldi invernali nel settore lituano del vestiario e delle calzature.