LITUANIA. Forte incertezza politica sul rinnovo del parlamento 

64
Screenshot

I lituani andranno alle urne domenica per un’elezione in cui l’impopolare governo di centro-destra vien dato per sconfitto, ma gli elettori sembrano indecisi e poco entusiasti delle alternative. Si tratta poi di un periodo di forte incertezza e tensione internazionale.

Il favorito è chiaramente il Partito socialdemocratico lituano, LSDP; ma la sua reputazione di “vincitore inevitabile” può danneggiare il partito, che spesso appare ambivalente riguardo alla presa del potere. Il partito non è riuscito a nominare un candidato per le elezioni presidenziali di maggio e ha invece sostenuto il presidente in carica Gitanas Nauseda, il che ha fatto infuriare l’elettorato, riporta BneIntelliNews.

Inoltre, la leader del LSDP Vilija Blinkeviciute ha affermato che non stava prendendo in considerazione l’idea di diventare il nuovo primo Ministro del paese se i socialdemocratici avessero vinto, ma ora sembra aver cambiato idea: secondo i sondaggi d’opinione, l’LSDP è solo al 18% circa, il che non lo pone in una posizione di forza per dettare i futuri colloqui di coalizione.

Il partito di estrema destra “Alba del fiume Neman” con il suo leader Remigijus Zemaitaitis ha fatto una campagna dinamica, che lo ha portato al secondo posto nei sondaggi con circa il 12%. È stato il principale collettore di voti di protesta delle elezioni, costringendo gli altri partiti a unirsi per formare un governo. Si ipotizza persino che potrebbe esserci una grande coalizione tra i due grandi partiti del paese, a sinistra e a destra.

L’Unione della Patria-LKD di centro-destra, oggi al potere non può essere effettivamente cancellata: colpita da molti scandali, in particolare le accuse di pedofilia contro il suo membro Kristijonas Bartosevicius e gli imbarazzanti affari immobiliari del leader e ministro degli Esteri Gabrielius Landsbergis. Tuttavia, sebbene sia solo terzo nei sondaggi con circa il 9%, ha una base elettorale molto disciplinata e ampia.

Questa volta sarà ostacolato dal possibile fallimento dei suoi alleati della coalizione centrista, il Movimento liberale e il Partito della libertà. Le possibilità dei partiti liberali sono molto più basse ora rispetto a quattro anni fa: alcuni si chiedono persino se supereranno la soglia parlamentare del 5% nelle circoscrizioni multipartitiche.

In totale, 70 membri del Seimas saranno eletti in circoscrizioni multimandatarie e i restanti 71 in circoscrizioni monomandatarie, dove gli elettori votano per candidati nominati dai partiti o candidati auto-nominati. In totale, 1.769 candidati si contenderanno i seggi e 2.375.800 elettori avranno diritto di voto alle elezioni.

Tommaso Dal Passo 

Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/