Lima: pericolo stupro su metro e bus

110

PERU’ – Lima. 12/06/14. Infiltrati della polizia sui mezzi pubblici per arginare e prevenire i reati sessuali. È l’iniziativa della polizia locale che utilizza agenti donna “Squad” su autobus e metropolitana per una osservazione più diretta del fenomeno criminale delle molestie.

Il colonnello PNP Yohanim Chuquillanqui, capo dell’unità, ha detto a Perú21 che questa è una iniziativa della polizia che cerca di prevenire tali atti e arrestare i responsabili. «La misura non è stata coordinata con la città di Lima». Il servizio di intelligence sotto copertura è effettuato sulle tratte più importanti della città. L’idea, piace anche al Ceo di Protransporte, Italo Fernandez, che alla testata ha riferito che sta valutando la possibilità di attuare un programma pilota per prevenire aggressioni sessuali anche nella Metropolitana.
L’idea è di separare, in un singolo vagone, le donne dagli uomini. «Il un provvedimento è stato utilizzato con successo in 10 paesi» ha detto il Ceo. Il servizio dovrebbe per un paio di settimane durante le ore di punta, 06:30-09:00 e solo su alcune linee. Ovviamente non sarà vietato ai viaggiatori sedersi nella parte di vagone di sesso diverso. «Nessun autobus sarà esclusivamente dedicato al trasporto “maschile o femminile” si potrà utilizzare il servizio misto, cioè, convenzionalmente, sono liberi di farlo. Stiamo cercando di risolvere un problema logistico operativo», ha detto.

A questo proposito, José Luis Díaz León, che rappresenta gli operatori che lavorano sulla Metropolitana detto che hanno fatto dallo scorso agosto diverse proposte per ottenere da Protransporte un aiuto per prevenire le molestie sessuali. Díaz León ha ricordato che ci sono 50 articolato non utilizzati, una parte dei quali potrebbero essere gli autobus destinati all’uso esclusivo delle donne. «Il problema è la programmazione della frequenza di uscita dei veicoli. Così a volte succede che ci sono alcuni che sono sovraffollati, mentre altri vanno a vuoto, anche se la domanda è la stessa», ha detto. Per affrontare il problema il ministro dei trasporti, Carlos Paredes, ha riconosciuto che ci sono debolezze materiali e umane che non permettono di controllare il problema. Nelle sue intenzioni, quella di installare telecamere di sicurezza, che consentono di controllare meglio le stazioni. Ma ha anche sottolineato che ogni decisione deve passare uno studio costi-benefici. Nel frattempo, Luis Quispe Candia, l’ ONG Semaforo giallo, ha raccomandato, come misura immediate, di utilizzare quanto più possibile i mezzi già provvisti di telecamere.