GERMANIA – Berlino 14/07/2o16. Il consiglio dei Ministri tedesco ieri ha licenziato il Weissbuch 2016, cioè il Libro Bianco della Difesa 2016. A dieci anni esatti dall’uscita del precedente sono uscite le nuove linee guida per la politica di sicurezza tedesca, riporta l’agenzia Deutsche Welle.
L’ultimo Libro bianco risale al 2006, quando la Russia era considerata ancora un partner, Siria e Libia non vivono guerre civili, e, sul proscenio del mondo non c’era lo “Stato islamico”, l’Ucraina aveva ancora la Crimea e non c’era alcuna crisi dei rifugiati.
Dopo la Brexit, la nuova politica russa e il nuovo ruolo della Nato, la Germania intende assumere un ruolo di difesa più ampio all’interno del quadro Nato e Ue. Nel libro si prevede anche una futura unione di difesa degli stati europei; la Germania, quindi, è pronta ad «assumersi la responsabilità e contribuire a garantire la sicurezza attuale e futura e affrontare le sfide umanitarie» nel plasmare l’ordine mondiale futuro.
A livello politico militare, la Germania schiera truppe in zone di conflitto, dai Balcani all’Afghanistan, al Mali; in un ruolo non di combattimento, la Germania è parte dell’alleanza internazionale contro Daesh.
La Bundeswehr, considerata in sofferenza, sottofinanziata e afflitta da carenze tecniche, ora vedrà incrementato il suo budget e incrementerà le sue truppe di 20mila unità in sette anni.
Berlino intende continuare ad agire all’interno dei quadri transatlantici ed europei e la Bundeswehr, strumento della Germania, deve concentrare i suoi sforzi in modo più chiaro, in particolare quando si tratta di missioni per le Nazioni Unite. Per questo motivo Berlino intende centrare l’obiettivo Nato della spesa per la difesa al 2%, portandola dagli attuali 36 miliardi a 60 miliardi di euro.