LIBRI. Nora, Dario e Ilaria. La ragazza sbagliata

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«….Poi però guarda internet: lì i tuoi lettori li puoi contare uno a uno, li puoi conoscere anche tutti, per nome e cognome. Ma ti sembra un grande progresso? A quanto vedo oggi, non saprei. Là fuori c’è gente che combatte il tumore con il bicarbonato… mi dirai va bene, c’è sempre stata, ma il punto è che ora ha diritto a essere accontentata, capite? Ora ha diritto a leggere un blog, un sito, un gruppo, un forum del cazzo che gli dice che è vero. E la chiama informazione. Questa è l’informazione dei lettori: è passare da un padrone a un altro. L’informazione indipendente non la vogliono neanche i lettori. Il mondo, se uno lo racconta com’è, ci fa troppa paura. Nessuno vuole essere informato, nessuno. Vogliamo essere rassicurati, vogliamo leggere solo quello che conferma le nostre convinzioni, perché non abbiamo nessuna voglia di verificarle. Vogliamo solo sapere che qualcun altro la pensa come noi, perché da soli non abbiamo il coraggio nemmeno di una mezza idea. Ecco come la penso».

Versilia 1993. 

Il corpo martoriato di Irene Calamai, una giovane ragazza appena maggiorenne, viene ritrovato dopo giorni di frenetica ricerca tra i rovi in una località collinare. Dell’efferato delitto viene accusata e condannata la figlia di un famoso artista inglese, Nora Beckford, giovane e affascinante ribelle che sa, nonostante l’età, usare bene l’aurea di mistero che la sua personalità gli procura.

Dario Corbo, giornalista freelance, si interessa al caso e convinto che la verità tracci il suo percorso lineare, contribuisce a far luce sull’accaduto. Tutti, compreso Corbo, hanno scelto la loro vittima sacrificale e il vestito da assassina dannata, calza a pennello sulla fragile Nora che passerà i prossimi tredici anni in prigione, tentando anche il suicidio.

A distanza di venti anni ritroviamo il protagonista, Dario Corbo, sul lastrico, professionalmente sconfitto, separato e alle prese con problemi di comunicazione con il figlio adolescente che subisce gli inganni dell’età e l’assenza della figura paterna.

Una mostra proprio in Versilia, organizzata da una Nora Beckford libera, per ricordare il padre e l’artista ormai scomparso, riaccende i riflettori sul delitto di Irene Calamai e un editore propone al consumato Dario Corbo di scrivere un libro su tutta la vicenda, proponendogli un cospicuo guadagno.

Da questo momento in poi La Ragazza Sbagliata si sviluppa su due piani temporali, dove anche il protagonista dovrà fare i conti con il suo doppio, con quella convinzione che ci fa vedere una precisa verità perché vogliamo a tutti i costi che la realtà coincida con le nostre convinzioni.

A distanza di tempo però alcune certezze vengono meno e la verità ha l’occasione per farsi osservare da un altro punto di vista; la prospettiva cambia, molti elementi dapprima trascurati, vanno a comporre un puzzle dapprima incompleto e la visione d’insieme si trasforma radicalmente.

L’incontro di Corbo con Nora darà una nuova forma alla percezione del vero.

Devo riconoscere che l’idea del libro risulta essere molto accattivante e seducente. La possibilità di giocare con i personaggi attraverso il tempo regala, ai lettori, la possibilità di leggere due storie parallele, dove l’asse dei ricordi fa da ponte per il completamento della struttura stessa.

Il richiamo agli attacchi dinamitardi di stampo mafioso che tra 1992 e il 1993 hanno scosso l’Italia intera inseriscono i personaggi in un preciso quadro storico ed emotivo.

Le vicende personali del protagonista ai giorni d’oggi, sono sì funzionali per inserirlo in un contesto vivo e reale, ma soprattutto la parte riguardante la sua sfera privata, la separazione e i problemi con il figlio adolescente, risultano essere scollegati completamente dal focus del romanzo e non riescono a sviscerare una problematica genitoriale assai complessa. Il forzato inserimento di questi particolari non completa la figura del protagonista ma dissocia il lettore dal flusso letterario.

La scrittura risulta essere molto fluida, i vari personaggi che si alternano sono inseriti con una giusta tempistica e le descrizioni sono abbastanza complete. Scrivo “abbastanza” perché avrei preferito una maggiore indagine introspettiva da parte dei personaggi, visto che l’idea del romanzo apre la strada a questa possibilità.

La parte iniziale e la parte centrale del romanzo sono ben costruite e articolate, la complessità della vicenda da la possibilità all’autore di giocare con più personalità sui vari piani temporali. In virtù di questa complessa struttura il finale, a mio parere, risulta essere un po’ troppo sbrigativo. La velocità con cui si susseguono gli eventi non danno il tempo al lettore di assaporare l’ipotetica soluzione della verità.

Ad ogni modo considero il testo una buona lettura capace di appassionare e distrarre.

Il libro assolve al suo macro compito ma non soddisfa di certo quella fetta di lettori che cerca di scoprire l’uomo oltre i fatti.

Con molta nostalgia ho apprezzato il riferimento a Fabrizio De Andrè e ad Ivano Fossati  e all’immenso capolavoro che è Anime salve.

Simone Lentini 

La ragazza sbagliata
Giampaolo Simi

Editore: Sellerio Editore Palermo
Collana: La memoria
Anno edizione: 2017
Pagine: 400 p., Brossura
EAN: 9788838936616