LIBRI. Libano – Italia. 40 anni di missioni UNIFIL

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Il cinque novembre, presso la Sala Laudato si’ del Campidoglio, a partire dalle ore 16:45 fino alle ore 19:00, verrà presentato il testo: Libano – Italia, 40 anni di missioni UNIFIL, edito da Agc Communication autori: Pietro Zucchelli, Graziella Giangiulio, Antonio Albanese. 

L’evento è organizzato da Accademia della Legalità di Paola Vegliantei e si avvarrà durante la kermesse di tre contributi da parte di Elisabetta Trenta, ex Ministro per la Difesa e Ernesto Bonelli, generale, per tre volte in missione UNIFIL; Domenica Beatrice Penali, analista AGC responsabile desk “Stato Islamico – Al Qaeda e gruppi estremisti islamici”. 

Il libro vuole essere un tributo alle donne e agli uomini che hanno servito la missione UNIFIL con il preciso compito di far rispettare le diverse risoluzioni ONU, l’ultima 1701 troppo spesso minacciata dai continui contrasti sfociati ora in scontri tra Hezbollah e Israele. 

E ancora il testo vuole parlare del Libano, una terra stupenda e allo stesso tempo martoriata dalle perpetue crisi: economiche, sociali, politiche, e militari. 

La seconda parte del libro offere uno spaccato del Libano dalle elezioni del 2022 fino al 23 settembre 2024. Gli autori partendo dalla drammatica storia del Libano arrivano ai giorni nostri per spiegare come oramai la questione tra Hezbollah e Israele non sia solo una questione religiosa ma sia soprattuto una questione politica. 

Libano – Italia, 40 anni di missioni UNIFIL presenta le diverse sensibilità del Paese dei Cedri che hanno portato alla creazione di milizie armate: sciite, druse, cristiane, sunnite che si sono sempre unite contro quello che è considerato il nemico numero uno: Israele. 

In un contesto così difficile dove Hezbollah addestra drusi, cristiani, sciiti e sunniti si evince un forte attaccamento della popolazione del Libano meridionale a Hezbollah che ha effettuato una fruttuosa opera per vincere i cuori e le menti attraverso i suoi enti caritatevoli e assistenziali in assenza dello stato, e la facilità di arruolamento nei centri profughi palestinesi presenti in Libano per Hamas e anche per Hezbollah. 

In questo excursus non poteva mancare una analisi delle relazioni con i paesi vicini, con un occhio interessato all’Iran che a partire dagli anni ’80 dello scorso secolo è il maggiore finanziatore dei gruppi armati che in questo momento si affrontano nell’arena libanese, israeliana e della Palestina storica. 

Graziella Giangiulio

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