LIBRI. La Monarchia 2.0 di Kim Jong Un

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Il mondo sarebbe un altro senza la Corea del Nord e la sua dinastia al potere, quella dei Kim. Sì, perché Kim è il cognome di questa interessante dinastia, retaggio della Guerra fredda e della contrapposizione tra Unione Sovietica e Stati Uniti d’America, che governa la parte superiore della penisola coreana, quella stessa area dove si erano fermate le truppe sovietiche e cinesi contrapposte a quelle “occidentali” delle Nazioni Unite: 17 nazioni, ma per la gran parte statunitensi. Fu, tra l’altro la prima operazione cui partecipò anche la neonata Repubblica Italiana, benché non facesse ancora parte dell’Onu (vi entra nel 1955), che inviò l’Ospedale da Campo N. 68, che si stabilì nei sobborghi di Seul, fino a che non fu donato alla Corea del Sud nel 1955, appunto.

Oggi tutti noi conosciamo la guida suprema nordcoreana, Kim Jong Un, nipote del fondatore della repubblica nordcoreana, Kim Il Sung; conosciamo le sue fattezze, un po’ appesantite recentemente, e soprattutto il suo particolare taglio di capelli; inoltre le uscite politiche al veleno contro Trump, ad esempio, definito un vecchio scemo (Trump lo definì Rocket Man), hanno caratterizzato pesantemente la geopolitica negli anni scorsi fino ad oggi.

Ma cosa sappiamo della storia e della capacità di questo stato, oggi profondamente diverso dal Sud, occidentale? La Repubblica Popolare Democratica di Corea, questo il suo nome ufficiale, viene raccontata sia nella storia che nella filosofia che la sostiene, il Juche, che può essere tradotto con il autarchia (termine politico che ricorda altre dittature italiane), unito alle sue declinazioni, Songun e Byungjin, traducibili con “prima l’esercito”, cioè le forze armate come prima risorsa per la politica del paese, mentre il terzo concetto è un mix tra sviluppo militare e civile alla ricchezza della nazione.

A colmare questa lacuna storica e geopolitica si rivela agile strumento il recente testo di Stefano Felician Beccari, La Corea di Kim. Geopolitica e storia di una penisola contesa (Salerno editrice); nel testo vengono raccolte le informazioni storiche e geopolitiche, recenti e attuali, sulla struttura dello stato, sugli usi e costumi civili e militari e sui possibili sviluppi politici futuri, come quelli legati al ruolo crescente della sorella di Kim Jon Un, Kim Yo Jong.

È propio questo l’intento del testo di Felician, far comprendere al lettore, italiano, che quanto accade in quella lontana penisola può influire direttamente, come ha già fatto nel XX secolo, sulla vita politica ed economica dell’Europa.

Antonio Albanese