LIBRI. E se San Paolo fosse stato una spia?

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Se non avete mai letto Giuseppe Flavio e il suo De Bello Iudaico, o vi manca di tuffarvi nelle cronache protocristiane degli Atti degli Apostoli, il libro di Cristoforo Gorno, La Spia Celeste (Rai Libri, in libreria dal 2 settembre), si rivela un valido aiuto nel destreggiarsi tra fonti disparate e spesso molto antiche.

Per i puristi quello di Gorno è solo un romanzo, ma si tratta di un romanzo il più possible storico e intrigante.

Come in molta letteratura che si rifà ai Vangeli o ai misteri biblici, anche qui Gorno parte nella sua narrazione, da una domanda che non viene posta al lettore direttamente che è implicita nella narrazione stessa, fin dalla prima pagina: cosa c’era dietro la misteriosa trasformazione dell’ebreo Saul nei confronti dei seguaci di Iesus? Perché all’improvviso Saul cambia registro, smette di attaccarli e anzi diventa uno di loro; un predicatore sopraffino, un uomo che sa menare le mani, lo ha fatto in precedenza, e che riesce a tenne testa all’autorità religiosa e politica di Israele.

Chi era? E soprattutto, come ha fatto a portare il messaggio di questa nuova setta in gran parte dell’oikumene mediterranea?

Gorno si lancia in una ipotesi affascinante e insita nello stesso titolo del romanzo: se Saul, cittadino romano di Tarso, nell’Anatolia, non si fosse convertito “sulla via di Damasco” ma avesse iniziato a nutrire seri dubbi già in precedenza? E se Saul, grande pensatore e inquisitore, avesse visto nel detto “date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” una risposta alla necessità di pacificazione dei Israele? E se Saul avesse lavorato a tal scopo per Roma, come agente infiltrato diremmo oggi, per trovare teste calde e punti pericolosi per la tranquillità religiosa trovata? Insomma cosa sarebbe successo se Saul, poi Paolo e poi ancora San Paolo, fosse stato una spia al servizio dell’Impero Romano?

Da tutte queste domande e da altre che vengono via via fuori dalla lettura delle pagine del romanzo, viene ricostruita con fonti storiche e religiose, spesso romanzate ma mai travisate, la vita di questo uomo che ha di fatto impostato la diffusione del nuovo credo, verso i gentili, cioè i pagani, tralasciando l’imposizione di riti e procedure ebraiche ai non ebrei, di chi ha creato la prima gerarchia religiosa in chiese locali, episcopati (insieme di più chiese) e l’episcopato degli episcopati. Insomma la struttura ecclesiastica che viene perpetuata durante i secoli fino ad oggi.

Cercate delle informazioni a riguardo che siano attendibili e di facile lettura? Il romanzo di Gorno è un ottimo aiuto, si immagina veramente la figura di Saul / Paulo e la lettura dei testi antichi risulterà meno ostica.

Antonio Albanese