Qatar e Sudan inviano armi ai ribelli in Libia

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LIBIA- Tripoli. 15/09/14. Il primo ministro libico Abdullah, domenica ha detto, che il Qatar ha inviato tre aerei militari carichi di armi e munizioni all’aeroporto di Tripoli che è sotto il controllo del gruppo di opposizione armata.

Abdullah ha riferito, in un discorso su Sky News: «Un aereo è arrivato all’aeroporto di Mitiga. Se il Qatar continua a interferire negli affari interni della Libia, dovremo tagliare completamente i legami». «Confermo che abbiamo rapporti ufficiali che questi aerei carichi di armi e munizioni sono inviati dal Qatar». Abdullah ha inoltre detto che altre armi erano pronte a partire da Khartoum, come finanziamento del Sudan, per l’aeroporto Mitiga controllata dal gruppo di opposizione armata che ha conquistato la capitale Tripoli. «I “fratelli” in Sudan stanno cercando di interferire negli affari della Libia».
Il Sudan ha inviato un aereo all’aeroporto di Kufra in Libia, affermando che a bordo ci fossero attrezzature nei limiti di un accordo di una joint sudanese-libica, ma il primo ministro la pensa diversamente. Ha anche spiegato che l’aereo militare del Qatar è arrivato a Mitiga prima che le forze libiche potessero fermarlo ai confini con il territorio sudanese. L’aeroporto militare Mitiga è utilizzato principalmente per i voli commerciali dopo che i combattimenti tra i gruppi armati rivali hanno distrutto il principale aeroporto internazionale di Tripoli. Alle dichiarazioni libiche non hanno fato eco quelle del Qatar, che sostiene i Fratelli Musulmani. E non vi sono state nemmeno dichiarazioni dalla parte associata al gruppo della Fratellanza che controlla Tripoli. Nel frattempo “l’alba della Libia” milizia islamica di Tripoli, controlla la Camera dei Rappresentanti, a Tripoli, i suoi rappresentanti si sono trasferita a Tobruk da diverse settimane.
Le truppe governative alleate con l’ex Generale Maggiore Khalifa Hfter a Bengasi stanno cercando di riprendere la parte orientale della città cercando di strappare il controllo ai militanti islamici sull’aeroporto civile e militare.