Libia. Imporre la sicurezza non è un problema

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LIBIA -Bengasi 22/10/2013. «Imporre la sicurezza in Libia non è difficile», ha detto l’ex vice ministro dell’Interno libico Abdallah Masoud. In un dibattito politico televisivo andato in onda su Al-Hurra, stazione televisiva di Bengasi, Masoud ha sottolineato che la questione di imporre la sicurezza e risolvere i problemi relativi alla sicurezza in Libia non è stato un compito difficile.

Le dichiarazioni di Masoud arrivano in un momento in cui molti, nell’establishment stanno cominciando a perdere le speranze sulla gestione della sicurezza in Libia che inizia a venir etichettato dai media occidentali come “stato fallito”, riporta il Libya Herald. L’ex vice ministro dell’Interno durante il mandato di Ashour Shuwail ha detto che se è vero che la Libia è un paese grande in dimensioni, la sua popolazione è relativamente “piccola” e la Libia ha le finanze per risolvere i propri problemi di sicurezza. I commenti di Masoud sono importanti perché rivelatori in parte di quanto succede all’interno dell’apparato di sicurezza libico; l’ex vice ministro ha poi  confermato che gli alleati stranieri della Libia stavano offrendo «un grande aiuto e molti aiuti» in ambito di sicurezza ma che oggi la Libia non è in grado di approfittare di questo aiuto.

Alla domanda sulle motivazioni dietro all’impotenza del governo, Masoud ha detto che è stato il ritardo nel finanziamento del Gnc la causa del ritardo nell’attuazione della politica di sicurezza.

L’affermazione di Masoud arriva in un momento interessante nella politica libica all’indomani del rapimento del primo ministro Ali Zeidan che ha rivelato i conflitti all’interno del Gnc accusato da Zeidan di bloccare tutti i suoi tentativi di traghettare la Libia verso acque più sicure.

Zeidan, infatti, aveva lamentato in numerose occasioni l’ostruzionismo del Gnc  sui finanziamenti alla sicurezza o che ha accettato il finanziamento sarebbe arrivato in ritardo. Sarà interessante vedere se il vero ostacolo per la sicurezza in Libia sono le finanze e l’allocazione degli stanziamenti o è da ricercare in ragioni più complesse come il tribalismo, regionalismo, le fazioni, le milizie, le interferenze esterne.