LIBIA – Tripoli. 07/06/15. La testata Russia Today ha riferito che l’Agenzia di stampa “Fides” ha riferito: «La Marcia dello “Stato islamico” mostra una grande capacità di penetrare e di controllo del territorio in Libia dove c’è un vuoto di potere». Nel frattempo giovedì è stato bombardato l’aeroporto di Mitiga a Tripoli da aprte delle forze governative, mentre ISIS continua la conquista di 11 pozzi petroliferi in Libia.
Ieri è toccato ad Al-Mabrouk altro pozzo petrolifero da parte di milizie alleate con lo Stato Islamico. In un primo momento non si sapeva l’identità delle milizie. Ma in tarda serata ieri si è saputo che sono milizie di ISIS, che sta portando avanti il suo obiettivo conquistare pozzi petroliferi per avere il controllo del flusso dell’oro nero in Libia. L’organizzazione controlla alcuni dei campi petroliferi libici più strategici nella zona di Bengasi e ora volge lo scenario verso Tripoli. «L’organizzazione dello Stato islamico in Libia è composta da alcune delle milizie locali, nonché da elementi che provengono da all’estero» ha riferito una fonte anonima, «e al momento ha gestito l’occupazione di Sirte, Derna e Bengasi, almeno in alcune zone della città e “rischia di avere” infiltrati a Tripoli». Il Campo Dahra in Libia, dopo l’incendio di parti delle sue strutture da parte di militanti di regolamentazione statale
Campo Dahra in Libia, dopo l’incendio di parti delle sue strutture dell’area da parte di militanti di regolamentazione statale, sono ora in mano alle milizie alleate con ISIS e le fonti in forma anonima hanno detto: «le persone sono diventate ostaggio della violenza» e che «il popolo libico in modo pacifico soffrono le conseguenze di questa situazione», le fonti hanno sottolineato che «la struttura tribale della società libica non facilita l’emergere di un forti movimenti civici che possono imporre il suo controllo della situazione».