210 milioni di dollari persi a Sidra

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LIBIA – Sirte. 04/01/14. La Libia dopo le minacce terroristiche, le guerre interne, le milizie armate, ora deve fare i conti con le perdite economiche derivanti dall’incendio agli impianti petroliferi che da giorni affligge i cieli di Sidra.

Secondo il ricercatore dell’Istituto Internazionale di Studi Orientali di Mosca, Tarek Ibrahim, le perdite finanziarie dovute alla scoppio dell’incendio, possono essere stimate in circa 210 milioni dollari. Benghazi ha inviato i vigili del fuoco al porto di Sidra a est del paese. Ibrahim ha aggiunto che «i serbatoi di petrolio al porto di Sidra sono stati bruciati e distrutti per intero ed è una grande perdita», ha detto che i lavori di ricostruzione e la creazione di «quei serbatoi costerà allo Stato libico circa 120 milioni di dollari». E continua a bruciare all’interno dei serbatoi il greggio con una perdita «di circa 1,8 milioni di barili di greggio». Secondo il ricercatore per la Libia, «è di prioritaria importanza fermare l’incendio anche a costo del sacrificio degli altri campi nel porto petrolifero di Sidra, il che significa fermare l’esportazione di petrolio dal più grande porto petrolifero di Libby, e la perdita di ciò che è stato guadagnato da questa porto, rinunciare ai ricavi, al tesoro dello Stato libico, oltre alle clausole penali da pagare da parte della Libia ai Clienti appaltatori per il mancato introito». Da parte sua, Ali Hassi, un portavoce per le installazioni petrolifere guardie libiche, ha detto venerdì due gennaio che «giovedì notte finalmente è stato estinto l’incendio scoppiato all’inizio della settimana passata in sette petroliere a Sidra porto petrolifero nell’est del paese grazie agli sforzi dei vigili del fuoco locali». «L’enorme fuoco come quello scoppiato nel porto petrolifero di Sidra causato da scontri armati nella regione, è considerato un risultato importante, per i vigili del fuoco locali, anche se in questi casi, doveva esserci la presenza di aerei antincendio» Ha continuato, «nella notte di giovedì c’era una grande festa nella regione petrolifera della Crescent oli, dopo il successo dei vigili del fuoco». Il 13 dicembre dello scorso anno scontri a fuoco vicino agli impianti della Crescent oli in Libia orientale, dopo che le forze di Haftar, “l’alba della Libia” in un attacco nella zona della Crescent Oil per cercare di controllare le milizie che erano all’interno dei campi petroliferi.