LIBIA. L’ONU documenta i crimini di guerra. Di tutti

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Significativo la scorsa settimana è stata la pubblicazione del report della Missione di accertamento dei fatti (Fact Finding Mission) delle Nazioni Unite che documenta i crimini di guerra e contro l’umanità commessi in passato e ancora oggi in modo bipartisan da forze di sicurezza, forze armate e milizie di tutta la Libia. Per il resto, in molti vedono e in pochi criticano il piano decennale americano per la Libia che ad oggi è tutto fuorché specifico, se non nella sua intenzione di cacciare la Russia dal paese. Dal canto suo la Russia prosegue nel suo lento e silenzioso impegno nel paese. Non sono stati indicati eventi o posizioni di rilievo nel paese da parte di altri attori internazionali.

Di particolare interesse nel corso della settimana scorsa la pubblicazione del report della Missione di accertamento dei fatti (Fact Finding Mission) delle Nazioni Unite. A parte i canali ufficiali, la notizia non ha ricevuto particolare enfasi come avrebbe dovuto. La Fact Finding Mission ha dichiarato che autorità e gruppi armati hanno effettuato nei confronti di libici e stranieri crimini contro l’umanità in detenzione inclusi omicidi, torture, stupri, riduzione in schiavitù, schiavitù sessuale, uccisioni arbitrarie, sparizioni forzate. Di fatto, la Commissione delle Nazioni Unite ha denunciato il deterioramento della situazione dei diritti umani in Libia. La Missione ha affermato non solo che situazione dei diritti umani è cattiva, ma che si sta deteriorando e dal cessate il fuoco del 2020 i gruppi armati e le elite politiche hanno colpito i civili inermi senza freni. Ovviamente non è stato risalto alla notizia perché di fondo si punta il dito contro due parti che oggi si stanno riavvicinando e si vuole mettere tutto sotto il tappeto. Soprattutto però, non si vuole mostrare che a effettuare crimini sono state anche forze affiliate al governo supportato dalle Nazioni Unite e continuano a farlo.

Come ha sottolineato lo scrittore e analista politico, Mustafa al Fituri, sul rapporto delle Fact finding mission delle Nazioni Unite, alcuni degli accusati nel rapporto erano con Bathily all’hotel Rixos. La Fact finding mission ha indicato che la Brigata Tariq bin Ziyad e 128° Brigata delle LAAF hanno commesso crimini di guerra e violazioni dei diritti umani a Murzuq nel 2019 e gruppi armati di Tripoli e LAAF continuano ad arrestare persone per loro opinioni politiche o critiche nei loro confronti. La missione si è raccomandata della fine dei processi militari nei confronti dei civili chiudendo prigioni segrete e rilasciando detenuti. La conclusione principale viene riportata da un account locale che indica che molti riportano la Fact finding mission per i crimini nei confronti dei migranti, ma nel report si parla anche e soprattutto dei crimini efferati contro i libici effettuati bipartisan con sparizioni forzate, omicidi e detenzioni illegali. Di questo nei media occidentali non si parla. Peraltro la Commissione delle Nazioni Unite ha indicato che il supporto dell’UE alla Guardia costiera in termini di supporto, respingimenti e intercettazioni ha portato a violazioni dei diritti umani.

Redazione

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