Libia: legittimità decisa il 5 novembre

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LIBIA – Tripoli 26/10/2014. La corte suprema libica posticipa l’udienza per contestare la costituzionalità delle riunioni dei deputati a Tobruk.

Prevista per il 20 ottobre è stata rinviata al 5 novembre, l’udienza è stata rinviata per cercare di trovare una soluzione politica che non approfondisca la dualità di poteri oggi esistente. Un comunicato della Camera dei Rappresentanti di Tobruk, pubblicato il 21 ottobre, minacciava di perseguire il presidente dell’ex parlamento ad interim della Libia e attuale capo del “governo illegittimo” del paese, Omar al-Hassi. La dichiarazione accusa il parlamento, che ha sede a Tripoli di «voler effettuare un colpo di stato» contro la legittima autorità della Libia, la Camera dei Rappresentanti. Nei tre anni dalla caduta di Muammar Gheddafi, milizie rivali si sono scontrate violentemente per il controllo delle principali città della Libia; le profonde divisioni politiche hanno de facto prodotto due sedi rivali di governo, ognuno delle quali ha le proprie istituzioni: la Camera dei Rappresentanti (Cdr) e il Congresso Nazionale Generale (Cng). La Cdr è stata eletta il 25 giugno, ed è stata costretta a riunirsi nella città orientale di Tobruk a causa di problemi di sicurezza nella capitale; Il Cng, il cui mandato è scaduto nel mese di agosto, contesta la legittimità del nuovo parlamento, e continua a riunirsi e ad emettere decisioni dalla capitale. I due parlamenti supportano due governi diversi, rispettivamente con sede nelle due città, Tobruk e Tripoli. La Corte Suprema della Libia avrebbe dovuto pronunciarsi sulla legittimità della Cdr il 20 ottobre, ma è stato costretto a rinviare la sua decisione per motivi di sicurezza, dopo che i miliziani avevano circondato durante la notte precedente il tribunale. La Corte, così, dopo un nuovo rinvio, ha definitivamente fissato una nuova data del 5 novembre, quando si spera di emettere una decisione sulla legittimità della Camera dei rappresentanti.