LIBIA – Tripoli 25/03/2014. Il primo ministro ad interim, Abdullah Al – Thinni ha incontrato l’amministratore delegato del colosso energetico italiano Eni, Paolo Scaroni, in visita a Tripoli, per discutere di questioni inerenti la produzione di petrolio e gas.
Eni, riporta il Libya Herald il 25 marzo, in Libia dal 1959, è la più grande compagnia petrolifera internazionale operante nel Paese, con circa 3.000 dipendenti, gestisce la produzione in collaborazione con la statale Noc la produzione di tutto gas del paese e una notevole percentuale di petrolio. Oggi con i porti petroliferi orientali bloccati, Eni è coinvolta nella produzione di quasi tutto il petrolio della Libia. Il problema principale in discussione era, secondo Eni , «l’importanza di mantenere e aumentare i livelli di produzione attuali di Eni in Libia, di fondamentale importanza per il paese, dato che allo stato attuale la società, in collaborazione con Noc, gestisce la maggior parte della produzione libica complessiva di idrocarburi, garantendo la produzione di energia elettrica per uso locale». Secondo quanto riporta Eni, dati gli attuali avvenimenti in Ucraina, paese attraverso il quale il gas russo viene convogliato verso l’Europa, è stata anche discussa l’importanza della Libia per la sicurezza dell’approvvigionamento di gas verso Italia. I colloqui inoltre hanno riguardato i futuri investimenti di Eni, compresi i progetti di sviluppo sociale , in particolare nella fornitura d’istruzione, sanità e acqua, nelle zone vicino ai giacimenti di petrolio e di gas, secondo l’ufficio del Primo Ministro libico.