LIBIA – Bengasi 16/05/2014. Scontri feroci sono scoppiati a Bengasi il 16 maggio tra islamisti e i gruppi, guidati da una generale in pensione, nati per ripulire la città dai “terroristi”.
I testimoni degli eventi hanno detto che un gruppo guidato da Khalifa Haftar, ex capo dei ribelli del 2011, è stato sostenuto da aerei militari che hanno bombardato una caserma occupata dalla milizia islamista “Brigata 17 febbraio”. I miliziani hanno risposto aprendo il fuoco della contraerea, scatenando ulteriori combattimenti. I due gruppi si sono poi scontrati anche nella zona di Sidi Fradj a sud di Bengasi. Il gruppo di Haftar si chiama “Esercito nazionale” e un portavoce della forza, Mohammed Al – Hijazi , ha detto a un’emittente locale che il gruppo ha lanciato «una grande operazione per scovare i gruppi terroristici di Bengasi». Tuttavia, il capo di stato maggiore dell’esercito regolare libico, Abdessalem Jadallah al- Salihin, ha negato che forze regolari siano state coinvolte negli scontri a Bengasi. In una dichiarazione alla televisione nazionale, Salihin chiesto all’«esercito e ai rivoluzionari di opporsi a qualsiasi gruppo armato che cerchi di controllare Bengasi con la forza delle armi». Salihin, già ufficiale delle forze speciali di Gheddafi prima di unirsi alla rivolta, è stato nominato Capo di Stato Maggiore dal Congresso Nazionale Generale nel luglio del 2013. Il 14 maggio, gli Usa hanno spostato una squadra di marines (200 uomini) dalla Spagna all’Italia meridionale come passo precauzionale per difendere meglio l’ambasciata e gli interessi degli Stati Uniti in Libia, qualora fossero minacciati.