Doppiogiochismo qaedista a Bengasi

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LIBIA – Bengasi 01/08/2014. Uno dei coordinatori dell’attacco al consolato statunitense di Bengasi del settembre 2012,oggi combatte nelle fila di Ansar al Sharia.

Wissam Bin Hamid, questo il nome riportato da The Weekly Standard, ha certamente incontrato funzionari Usa a Bengasi pochi giorni prima dell’assalto per discutere di sicurezza. Il governo libico post-rivoluzione ha anche lavorato con Bin Hamid e la sua milizia di appartenenza la Libya Shield, una delle più forti “forze di sicurezza” all’interno di Bengasi.
Nei giorni scorsi Bin Hamid è stato fotografato con il leader di Ansar al Sharia a Bengasi, e con i combattenti del gruppo nell base delle forze speciali appena catturata (a destra). Una delle immagini è stato pubblicato da Ansar al Sharia sul suo Twitter ufficiale il il 22 luglio con questo testo: «Il mujahid sceicco Mohammed al Zahawi accompagnato dal comandante Wissam Bin Hamid. Possa Allah proteggere entrambi, nella loro guida dell’invasione» (nella foto di apertura). Mohammed al Zahawi è il capo di Ansar al Sharia. Le foto mostrano anche una riunione a Bengasi tra Bin Hamid e al Zahawi. Ansar al Sharia, oggi, opera sotto l’ombrello di una coalizione di milizie chiamata “Consiglio della Shura rivoluzionaria di Bengasi”, che ha combattuto le forze di Haftar.
A quanto risulta dai dati impossesso dell’intelligence statunitense, Bin Ham id, sarebbe statoun agente infiltrato di al Qaeda in Libia proprio mentre lavorava con il governo libico e gli Usa.
Nell’agosto 2012, un ufficio del Dipartimento della Difesa, Combating Terrorism Technical Support Office’s Irregular Warfare Support Program, ha pubblicato il rapporto, “Al-Qaeda in Libia: Un profilo”. La relazione si basa esclusivamente su informazioni open source, ma i funzionari dell’intelligence Usa hanno ammesso che è stata prodotta anche una versione classificata. Il rapporto fornisce poche prove tangibili che colleghino Bin Hamid alla rete di al Qaeda, ma quello che fu trovato creava forti sospetti. Gli autori notavano che la brigata di Bin Hamid aveva combattuto «con la bandiera di al Qaeda» e fanno riferimento ad un articolo di un giornale palestinese in cui veniva indicato Bin Hamid come «leader di al Qaeda in Libia», aggiungendo che Mokhtar Bel Mokhtar, in alcune a occasioni aveva avuto Bin Hamid come «ospite d’onore».
Gli autori del rapporto comunque dubitano che Bin Hamid fosse stato veramente il capo di al Qaeda in Libia, dato il suo alto profilo massmediatico che contrasta con la propensione di al Qaeda alla segretezza. Comunque, nello studio viene ritratto Bin Hamid e la sua brigata come parte di al Qaeda in Libia. Bin Hamid viene definito come «un giovane leader ribelle che avrebbe combattuto in Iraq» fatiche se confermato, indicherebbe il suo impegno nella lotta di al Qaeda in Iraq.
Ma se il passato di Bin Hamid resta avvolto nel mistero, le sue attività recenti sono evidenti: Ansar al Sharia pubblica foto di Bin Hamid online sull’indirizzo twitter.com / Morning_LY o nel suo account ufficiale.