LIBIA – Tripoli 23/10/2013. La Libia ha festeggiato il 23 ottobre il secondo anniversario della sua “liberazione” dal regime di Gheddafi senza celebrazioni ufficiali e ancora nel caos istituzionale.
Dopo più di 40 anni sotto Gheddafi, la Libia ha tenuto le sue prime elezioni libere nel luglio 2012 per scegliere il Congresso Nazionale Generale (Gnc), massima autorità politica del paese. Si dovrebbe ora dar vita ad una nuova costituzione attraverso la creazione di un apposita struttura, ma le milizie rimaste dalla rivolta del 2011, che controllano gran parte del paese, hanno reso più aspre le lotte politiche e i “partiti” all’interno del Gnc minacciano di boicottare il voto imminente facendo deragliare il processo.
La commissione elettorale ha recentemente dichiarato di aver iniziato la preparazione per il voto e di accettare le candidature senza dare alcuna data. La Gnc ha avuto un mandato di 18 mesi per guidare la Libia verso elezioni generali, dopo la stesura di una nuova costituzione per definire il nuovo assetto politico del Paese .
Secondo la “dichiarazione costituzionale”, il mandato del Gnc scadrà nel mese di febbraio 2014, ma un suo portavoce ha recentemente suggerito che potrebbe prorogarsi il termine per poter completare il suo compito, causando dissidi tra politici e giuristi La liberale Alleanza delle forze nazionali, il raggruppamento principale del Congresso, ha «rifiutato il prolungamento del mandato del Gnc». La commissione costituzionale deve essere composta da 60 membri ed è modellato sul Comitato che ha redatto la carta costituzionale nel 1951. Come allora, il nuovo organo avrà 20 membri provenienti da ciascuna delle tre regioni del paese, Tripolitania a ovest, Cirenaica a est e Fezzan a sud. Ma i Tubu , le minoranze berbera e Tawareq hanno detto che avrebbero boicottato le elezioni, in quanto dovranno solo sei seggi su 60 nel comitato costituzionale, in cui vogliono siano inserite le loro lingue, culture ed etnie. E nella zona est del paese, i sostenitori di una maggiore autonomia per la Cirenaica si rifiutano di muoversi dalla richiesta di creare uno Stato federale a loro si sono aggiunti gruppi tribali provenienti dal Fezzan, che vogliono anche una maggiore autonomia.