Libano: intelligence batte sunni-pop

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LIBANO – Sidone 25/06/2014. L’intelligence militare libanese ha annunciato di aver arrestato il 25 giugno, il cugino di Ahmed al-Asir, religioso salafita latitante, ad Abra, sobborgo della città di Sidone.

Secondo i report dell’intelligence, Abdul Rahim al-Asir, accusato di favoreggiamento, è stato bloccato presso la farmacia dove lavorava. Al-Asir (a sinistra nela foto d’apertura) è entrato in clandestinità dopo una serie di mortali scontri a fuoco con l’esercito libanese nel mese di giugno 2013; l’incriminazione è avvenuta a febbraio 2014, assieme a lui sommo stati incriminati altri 56 suoi seguaci: l’incriminazione prevede anche la pena di morte. Il religioso quarantacinquenne sostiene apertamente le più violente fazioni sunnite che combattono contro il presidente siriano Bashar Assad: assieme ad Al-Asir è latitante anche la pop star Fadel Shaker, cantante molto famoso in Libano (a sinistra nella foto) fino a tre anni fa quando i due iniziarono le proteste violente per il disarmo di Hezbollah. A giugno 2013, i seguaci di Al-Asir aprirono il fuoco contro un checkpoint dell’esercito vicino al quartier generale del religioso ad Abra. Nell’attacco e durante gli scontri che ne seguirono morirono 18 soldati e più di 20 assalitori. Gli scontri a fuoco si concentrarono nella zona della moschea Bilal Bin Rabah, dove Asir predicava e nella zone limitrofa.