Tripoli in cerca di normalità, Sierra UNIFIL è con i libanesi

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LIBANO – Beirut. 24/08/13. Il libano oggi cerca di riprendersi la sua normalità, gli uffici sono aperti e la popolazione sta cercando di togliere le macerie dalle strade. A riferirlo lebanon-webs.

Mentre salgono a 29 le vittime nel nord del Libano, due le auto bombe esplose ieri dopo la consueta preghiera del venerdì in due diverse moschee. Il segretario generale della Croce Rossa Libanese George Katana, ha riferito che l’elevato numero di vittime nella città di Tripoli, nel nord del Libano, ha causato 29 morti e oltre 500 feriti. Secondo l’agenzia ufficiale nazionale libanese, la seconda esplosione, avvenuta nei pressi della moschea di Salam ha causato danni in 6 edifici circostanti danneggiando, le finestre, colpendo anche più di 60 posti auto, qualcuna è andata a fuoco completamente. Immediato il cordone di sicurezza intinto al luogo dell’evento.
Gli attacchi arrivano ad una settimana esatta dopo una grande esplosione nella periferia sud di Beirut, che ha ucciso 24 persone.
Le esplosioni riportano i media libanesi vogliono prendere di mira l’imam della moschea Taqwa, lo sceicco Salem Rafii, uno dei più forti sostenitori della guerriglia dell’opposizione siriana. In Libano però vi sono anche militanti della comunità libanese, Hezbollah, che si sono uniti alla lotta con Assad in Siria contro i ribelli.
UNIFIL per voce del generale Sierra ha detto che è pronta a dare pieno sostegno «Al governo e al popolo libanese» Sierra ha sottolineato che l’UNIFIL «è pronta a fornire forme di sostegno al governo e al popolo del Libano, invitando alla calma e alla moderazione, e nella speranza che gli attori vengono rilevati questo atto criminale e consegnarli alla giustizia il più presto possibile».