Confermato attacco israeliano contro Hezbollah

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LIBANO – Quneitra 19/01/0215. Fiato sospeso sulla possibile risposta degli Hezbollah all’attacco aereo israeliano avvenuto ieri.

Un elicottero ha sparato dei missili nella provincia siriana di Quneitra, vicino alle alture del Golan uccidendo alcuni membri del gruppo dei combattenti libanesi. Il segretario generale del Partito di Dio, giusto qualche giorno addietro, aveva annunciato in un suo intervento che erano pronti a rispondere a qualsiasi attacco proveniente da Tel Aviv. Tra i morti anche Imad Mughniyeh “Jawad” figlio del comandante Hajj Imad Mughniyeh assassinato in Siria nel 1998 e un leader del gruppo, Mohammad Ahmad Issa, “Abu Issa”, noto per i suoi interventi in Siria e Iraq. Tutti i nomi dei martiri sono stati confermati oggi attraverso un comunicato di Hezbollah, e pubblicato da al-Manar, con un messaggio di apertura che così riporta «Un elicottero israeliano domenica ha sparato missili contro un gruppo di combattenti Hezbollah che stavano ispezionando la città di Mazraat al-Amal nella regione siriana di Quneitra. L’attacco ha provocato il martirio di sei membri di Hezbollah i cui nomi sono stati annunciati nella seguente dichiarazione …».
Il ministro degli esteri iraniano Mohamamd Javad Zarif ha condannato come terroristico l’attacco israeliano contro il convoglio Hezbollah: «Condanniamo tutte le azioni del regime sionista, nonché tutti gli atti di terrorismo», ha detto oggi Zarif a Teheran evidenziando proprio l’inammissibilità di atti di terrorismo contro il popolo del Libano e del movimento di resistenza, e ha poi continuato «Questa è una prassi seguita da troppo tempo dal regime di Israele».
Nel frattempo l’esercito libanese ha presentato una denuncia alle Forze delle Nazioni Unite Forza in Libano (UNIFIL), in risposta ai fumogeni sparati dalle forze sioniste la domenica precedente in un avamposto militare nel villaggio di Aita al-Shaab del Libano, le truppe delle Nu sono arrivate nella zona, dove è stata riportata la calma e stanno indagando sull’incidente.
L’atteggiamento di Israele in questo momento è quantomeno dubbio, la lotta al terrorismo dovrebbe essere una priorità invece sembra voglia colpire chi è impegnato direttamente da quasi quattro anni a combatterlo. Hezbollah è l’unico “esercito” schierato direttamente nella regione a fianco di Bashar al-Assad, al quale anche i più dubbiosi stanno ormai dando ragione. A prescindere dal regime siriano è ormai chiaro che gli attacchi alla popolazione, dei quali era stato accusato, erano una manovra studiata per far cadere il suo governo. Ma se tutto ciò è vero quali oggi gli obiettivi di Tel Aviv? Destabilizzare ancora di più la regione? Distrarre gli Hezbollah dal loro impegno contro lo Stato Islamico? E soprattutto perché? Le risposte sarebbero chiare e pericolose e dovrebbero mettere in allerta la Comunità internazionale e i paesi che in questo momento si stanno adoperando per il riconoscimento dello Stato Palestinese, questioni che paiono, a prima vista, non avere attinenza ma che sono strettamente collegate.

alessandra.mulas@gmail.com