LIBANO. Centomila km di aiuti in due mesi

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L’8 febbraio il Combat Service Support Battalion della Joint Task Force Lebanon, su base  Reggimento Logistico “Folgore” con i suoi assetti trasporti e rifornimenti ha percorso oltre 100.000 Km in due mesi di attività operative nell’ambito della missione UNIFIL nel sud del Libano per assicurare rifornimenti, mantenimento ed il trasferimento di materiali, mezzi e del personale da e per l’Italia.

L’unità logistica dell’Esercito inquadrata nella Brigata Paracadutisti “Folgore”, ha anche provveduto alla movimentazione di oltre 110.000 litri d’acqua e 154.000 Kg di materiali per il rifornimento di tutte le basi italiane del Sector West  effettuando anche più di 5.500 ore di lavorazioneper il ripristino dell’efficienza dei mezzi e degli equipaggiamenti.

Le riparazioni, i costanti controlli di affidabilità e gli interventi programmati effettuati, hanno consentito di mantenere al massimo il livello di efficienza dei mezzi e materiali nel corso della Operational Readiness Inspection, attività ispettiva svolta da team delle Nazioni Unite e finalizzata a verificare la prontezza e l’efficienza dei reparti impiegati nelle missioni delle Nazioni Unite.

Alla fine di agosto 2017, infatti, si era svolta presso la base “Millevoi” di Shama, la Operational Readiness Inspection (ORI) per i caschi blu italiani impiegati nella missione UNIFIL.

La ORI è una complessa attività di verifica, svolta da un team di ispettori delle Nazioni Unite nei confronti dei contingenti impiegati nelle missioni in aree sensibili, ed è finalizzata a garantire il rispetto degli standard previsti dalle direttive delle Nazioni Unite per la missione nel Sud del  Libano.

La nostra Joint Task Force Lebanon aveva all’epoca confermato di possedere un livello delle capacità operative, logistiche e infrastrutturali ben al di sopra dei requisiti previsti dalla normativa in vigore. Si era trattato di un elemento di vitale importanza per l’assolvimento dei compiti assegnati dalla Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Redazione