LIBANO. Blackout e petrolio dall’Iran

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Le due principali centrali elettriche del Libano hanno chiuso sabato a causa di una carenza di carburante che ha provocato interruzioni di corrente nella maggior parte delle aree del paese.

Il Libano è stato paralizzato da una crisi economica che si è aggravata man mano che le forniture di carburante importato si sono prosciugate. La valuta libanese è scesa del 90% dal 2019, riporta Cnn.

Le autorità stanno lavorando «per ripristinare parzialmente l’elettricità in varie regioni libanesi, rifornendo le stazioni di produzione di carburante dalle riserve disponibili per le necessità estreme», riporta l’agenzia statale Nna. «L’elettricità tornerà gradualmente nelle prossime ore», ha poi battuto.

Secondo Nna, i residenti locali hanno iniziato a bloccare le strade in diverse aree in segno di protesta per il deterioramento delle loro condizioni di vita in seguito alle interruzioni di corrente, che hanno anche causato carenza di acqua.

Il ministro dell’Energia e dell’Acqua Walid Fayyad ha detto venerdì: «Tutti stanno lavorando seriamente su questa questione al fine di garantire ulteriore elettricità per il Libano (…) La questione è legata all’atteso finanziamento della Banca Mondiale», ha aggiunto Fayyad «Ho incontrato un funzionario della Banca Mondiale per il Medio Oriente, e mi ha trasmesso la determinazione a concludere il processo fornendo tutte le strutture necessarie al Libano», secondo Nna.

Molti libanesi normalmente si affidano a generatori privati che funzionano a diesel, anche se questo scarseggia, ha riferito Reuters.

Il comandante della marina iraniana, l’ammiraglio Shahram Irani, ha affermato l’11 ottobre che navi della marina iraniana hanno scortato le petroliere iraniane inviate in Siria per essere poi trasferite in Libano, secondo Fars. Ad agosto, il segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah aveva annunciato che il petrolio iraniano sarebbe stato spedito in Libano, anche senza il coordinamento del governo libanese. Tre petroliere iraniane hanno finora raggiunto il porto di Baniyas in Siria e sono state trasferite via camion in Libano, riporta The Jerusalem Post.

Nasrallah, prima della partenza delle navi, aveva detto che «dal momento in cui la nave iraniana salpa, [Hezbollah] la considererà territorio libanese».

Dopo che la prima nave cisterna è arrivata in Siria, Nasrallah ha sottolineato che le navi sono arrivate in sicurezza, nonostante le preoccupazioni di alcuni che Israele non avrebbe permesso al petrolio di raggiungere il Libano.

Luigi Medici