LETTONIA. Torna il servizio militare obbligatorio

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La Lettonia ha intenzione di reintrodurre il servizio militare obbligatorio, a partire dal prossimo anno, inizialmente su base volontaria, e di costruire una nuova base militare internazionale per rafforzare le proprie difese di fronte all’aggressione russa nelle immediate vicinanze,

Secondo quanto riportato dal sito web lettone LSM.lv., ripreso da BneIntellinews, le vicine Estonia e Lituania lo hanno già, ma la maggior parte dei Paesi dell’Ue ha abolito o sospeso, come è il cado dell’Italia, questa tipologia, considerato costosa, e non popolare.

Il ministro della Difesa lettone Artis Pabriks ha annunciato in una conferenza stampa il 5 luglio l’intenzione di reintrodurre il servizio militare per i maschi a partire dal 2023, prima su base volontaria e poi in forma obbligatoria dopo cinque anni. Questo nonostante le sue riserve su questo tipo di servizio militare espresse dal capo della difesa lettone nel febbraio di quest’anno.

Il ministero della Difesa afferma che il servizio nazionale sarà introdotto gradualmente nel corso di cinque anni. Dal 1° gennaio 2023 avrà luogo la prima fase di attuazione, per la quale sarà possibile presentare domanda volontaria. Si prevede che il reclutamento per il servizio avverrà due volte l’anno, il 1° gennaio e il 1° luglio. Si prevede che, dopo un periodo di transizione di cinque anni, il servizio sarà obbligatorio per gli uomini di età compresa tra i 18 e i 27 anni.

Tuttavia, se una persona all’età di 18 anni sta ancora studiando, potrà rimandare il servizio a dopo la laurea. Tutto ricorda molto da vicino il sistema che era in vigore in molti paesi Nato, Italia compresa, fino al 2000.

Il servizio nazionale durerà 12 mesi, di cui uno di ferie, e le persone potranno contare su una retribuzione di 400 euro più le spese di viaggio al mese, leggermente inferiore al salario minimo nazionale di 500 euro.

Secondo i piani del ministero della Difesa, le donne potranno iscriversi volontariamente al Servizio Nazionale di Difesa. Solo i cittadini lettoni saranno ammessi al servizio e gli individui dovranno soddisfare requisiti sanitari analoghi a quelli della Guardia Nazionale.

La Lettonia ha abolito il servizio militare obbligatorio nel gennaio 2007, passando completamente a un servizio militare professionale supportato da una milizia della Guardia Nazionale. La Lettonia ha anche in programma di stabilire un’altra base militare internazionale in una zona a cavallo tra le regioni di Aizkraukle e Jekabpils, nel sud del Paese, ha detto Pabriks. 

La maggior parte della proprietà dove si prevede di costruire la base militare appartiene attualmente all’azienda forestale statale Latvijas valsts mezi, Foreste statali lettoni, ed è abbastanza vicina al confine con la Lituania.

Il ministero della Difesa prevede di rilevare 81 diversi appezzamenti di terreno con una superficie di 1.072 ettari nel territorio delle contee di Aizkraukles e Jekabpils per la creazione della zona militare di Zalve. Il processo di esproprio avverrà in conformità con una legge speciale.

«Oltre a rafforzare la difesa nazionale, la creazione del nuovo poligono militare creerà nuove opportunità commerciali, ulteriori posti di lavoro e contribuirà allo sviluppo delle infrastrutture e dell’economia della regione», ha dichiarato il ministero della Difesa in un comunicato.

I residenti locali potranno continuare a raccogliere funghi e frutti di bosco nella “maggior parte” della zona militare e le forze armate nazionali non proibiranno la circolazione sulle strade regionali e nazionali, ma «la circolazione potrà essere limitata per la durata dell’addestramento militare, di cui il pubblico sarà informato (…) La zona militare sarà stabilita in un’area ricca di habitat e di varie specie di uccelli. Le forze armate nazionali rispetteranno i requisiti di protezione ambientale e tratteranno la natura con cura», ha dichiarato il Ministero, aggiungendo che la creazione e l’uso di nuovi campi militari non metteranno in pericolo gli uccelli protetti e i loro luoghi di nidificazione.

Il gruppo di battaglia della Nato guidato dal Canada in Lettonia comprende attualmente quasi 2.000 soldati, ma il nuovo impegno è quello di creare gruppi pronti al combattimento delle dimensioni di una brigata – di solito da 3.000 a 5.000 soldati.

Attualmente le forze Nato sono basate nel campo di Adazi, vicino alla capitale lettone, ma l’arrivo di un gran numero di rinforzi comporterà non solo la necessità di un maggior numero di letti a castello, ma anche di infrastrutture e servizi adeguati per i soldati, il personale di supporto e le strutture sociali. Stabilire tutto questo in un sito vergine sarà una grande impresa. 

Anna Lotti