Lavrov: più potere all’OSCE sull’Ucraina

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SVIZZERA – Basilea 04/12/2014. La Russia insiste per un dialogo diretto tra le parti in conflitto in Ucraina e punta le sue speranze sul rispetto degli accordi di Minsk per una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina orientale.

Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in occasione del Consiglio dei 21 ministri dell’Osce a Basilea, in Svizzera. Lavrov ha detto che solo un tale dialogo può portare risultati, aggiungendo che la prosecuzione dei negoziati senza la partecipazione dei rappresentanti delle auto-proclamate Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk è inaccettabile e non produrrà alcun frutto. Il ministro Lavrov ha detto che attualmente, gli esperti russi stanno prestando assistenza nella risoluzione della crisi in Ucraina, su invito del presidente Petro Poroshenko, aggiungendo che i prossimi passi dovrebbero includere il ripristino delle relazioni sociali, economiche e infrastrutturali e il ritorno degli ostaggi. Lavrov ha detto che la Russia insiste per un dialogo aperto e leale su tutti i crimini commessi in Ucraina, in particolare a Maidan e Odessa e ha detto che Mosca vi attribuisce grande importanza. Il ministro degli Esteri russo ha aggiunto che gli sviluppi in Ucraina sono i risultati della crisi sistemica nella regione orientale dell’Osce: «Nessuno dovrebbe garantire la propria sicurezza a spese della sicurezza altrui». Lavrov ha anche ricordato di prestare attenzione alla difficile situazione in Medio Oriente e ha chiesto la protezione dei diritti dei cristiani che vivono in questa regione. Il Ministro russo ha detto che l’Osce dovrebbe dare una risposta unitaria alle sfide comuni, per essere un’organizzazione internazionale a pieno titolo, con regole chiare: «Non bisogna pensare che solo la Nato e l’Ue abbiano il monopolio della verità e che il benessere e la sicurezza possono essere raggiunti solo all’interno di queste organizzazioni».