ITALIA – Milano 11/07/2015. Dopo la richiesta di via libera arrivata dall’Ue, centinaia di adesioni alla petizione aperta sul sito di Firmiamo per dire no al latte in polvere per la produzione di formaggio.
Mentre gli allevatori sono sul piede di guerra nelle piazze, sul web la petizione aperta su Firmiamo accende la protesta dei cittadini contro la richiesta dell’Unione europea di dare il via libera all’utilizzo del latte in polvere per la produzione di formaggi e yogurt. Centinaia le adesioni in poche ore a difesa di una fetta importante del patrimonio gastronomico italiano che andrebbe completamente perduta qualora le aziende cedessero alla tentazione di introdurre il ben più economico latte in polvere al posto di quello fresco. Secondo Coldiretti, sarebbero ben 487 i formaggi tipici che potrebbero sparire in seguito all’eventuale cambiamento di ricetta: una vera catastrofe per la nostra tradizione gastronomica, per l’economia collegata e anche per l’occupazione. Al loro posto invece, potremmo trovare formaggi e yogurt tutti identici nel sapore e nell’odore e decisamente più poveri dal punto di vista nutrizionale. La polvere di latte infatti è un prodotto “morto”, con scarse proprietà organolettiche, che può arrivare da qualsiasi angolo del mondo e che la disidratazione rende conservabile per oltre 1 anno con un’enorme perdita di sostanze importanti per l’organismo. La petizione recita: «Tutto ciò è inaccettabile, il Parlamento deve difendere le nostre eccellenze gastronomiche, deve tutelare il Made in Italy, deve dire no alla richiesta dell’Unione Europea e diffidare le aziende a prendere in considerazione questa assurdità!».
Per firmare, basta andare sul sito di Firmiamo e cliccare su “firma”.