L’Armenia si allea al Nagorno-Karabakh per sfuggire alle pressioni russe

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Dopo aver realizzato che la politica armena aveva un carattere tipicamente anti-russo, Mosca ha dato il via ad una serie di pressioni sia politiche che economiche sull’Armenia per esercitare un maggiore controllo sulla repubblica.

All’influenza russa in numerosi settori economici armeni ha fatto seguito l’intensa attività militare e l’allontanamento di Mosca dalle posizioni di Yerevan circa il Nagorno-Karabakh, specialmente dopo le elezioni avvenute il 19 luglio 2012 (vinte da Bako Sahakyan) che hanno creato una relazione stretta tra l’Armenia ed il Karabakh, ma hanno esposto le due repubbliche alle critiche della comunità internazionale. La condanna russa alle elezioni avvenne il 20 luglio 2012 attraverso le dichiarazioni del Ministro degli Esteri Alexander Lukashvevich il quale sostenne che la Russia non riconosceva la Repubblica del Nagorno-Karabakh come uno stato indipendente e che le votazioni tenutesi il giorno prima non potevano definirsi “elezioni regolari”, ma doveva vedersi come una minaccia per il processo di pace in atto.