LAOS. La Pandemia alimenta il traffico delle donne verso la Cina

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Le difficoltà economiche nei villaggi del Laos, causate dalla pandemia del Covid-19, stanno causando una nuova impennata nel traffico verso la Cina di donne e ragazze laotiane alla disperata ricerca di un lavoro, dicono la polizia e altre fonti nel paese del sud-est asiatico.

«In questo momento, il nostro dipartimento di polizia sta lavorando su più di 20 casi di ragazze laotiane minorenni che sono state portate in Cina alla fine dell’anno scorso o all’inizio di quest’anno (…) Sono state sposate con uomini cinesi, e sono costrette a prostituirsi. Stiamo cercando di riportarle a casa in Laos», ha detto un ufficiale di polizia di Vientiane ripreso da Radio Free Asia. «Inoltre, il mese scorso siamo stati in grado di fermare tre ragazze sotto i 18 anni al punto di controllo DI Boten del confine Laos-Cina che stavano per essere portate in Cina (…) Queste ragazze sono troppo giovani. Vengono da famiglie povere e non sono istruite, e poi vengono ingannate e attirate nel commercio del sesso e in falsi matrimoni», ha detto l’ufficiale di polizia.

La polizia nella provincia di Bokeo, al confine con la Cina, ha confermato il nuovo aumento dello sfruttamento di giovani donne e ragazze portate nella Zona Economica Speciale del Triangolo d’Oro qui in Laos. Uomini e donne che lavorano per i compratori nel commercio stanno ora viaggiando attraverso le province settentrionali del Laos, nonostante le restrizioni volte a fermare la diffusione della malattia, fa sapere l’Unione delle donne di Bokeo: «Stanno offrendo fino a 40 milioni di kip (pari a 4.000 dollari) di ‘dote’ alle ragazze o alle donne delle famiglie povere delle zone rurali, dicendo che tutto quello che devono fare è andare in Cina e sposare uomini cinesi (…) Ma dopo il loro arrivo in Cina, vengono rinchiuse nelle loro nuove case. Non possono uscire o contattare i loro genitori, e i loro passaporti vengono sequestrati».

Almeno 3.000 donne e ragazze del Laos sono state già indotte con l’inganno a trasferirsi in Cina tra il 2008 e il 2018, nonostante gli sforzi educativi del governo volti a fermare il commercio. Di questo numero, solo 600 donne sono state finalmente in grado di tornare in Laos.

Lucia Giannini