Mercoledì scorso, durante i lavori del summit in Romania, EEC and China: Bridges for Investments and Business Opportunities, organizzato dal CFA associazione professionale dei Dottori analisti finanziari della Romania, il premier rumeno Mihai-Razvan Ungureanu ha dichiarato di voler estendere le relazioni economico – finanziarie tra i due paesi.
«Su un piano globale – ha asserito il premier – abbiamo sostenuto la crescita dei mercati emergenti, in particolare con la Cina e c’è abbastanza spazio per estendere la cooperazione con la Repubblica Popolare. Ultimamente si sono materializzati una serie di progetti di ampio respiro, come quelli in infrastrutture ed energia idroelettrica. Le esportazioni verso la Cina hanno visto un incremento del 36,27 per cento dal 2010 al 2011, mentre le importazioni sono aumentate del 24 per cento. Il valore degli scambi commerciali, nel totale, con la Cina ammontano a 4,02 bilioni di dollari dollari». Il premier rumeno ha aggiunto che la conferenza nasce in un momento di bisogno di rilancio per le due economie: «La Romania, nonostante i grandi cambiamenti fatti, ha conservato la caratteristica di un’economia aperta. Gli sforzi compiuti anche da un punto di vista degli investimenti e dalle riforme dolorose ma necessarie, hanno bloccato la recessione e ora la Romania prevede una crescita del 1,5-2 per cento per il 2012». La conferenza, ha fatto sapere il premier rumeno, intende promuovere da un lato, la Romania come destinazione degli interessi economici cinesi, dall’altro il Paese si propone come snodo strategico all’interno dell’Europa centrale e orientale sulla sulla mappa degli investimenti asiatici. L’obiettivo è che anche tutti i mercati emergenti nell’area CEE vengano presi in considerazione e valorizzati nel rapporto con la Cina, importante investitore a livello mondiale, la cui presenza è ancora moderata nell’area CEE.
fonte: www.financiarul.ro