La guerra rende bene alle assicurazioni

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SIRIA – Damasco. 17/09/13. Mentre tutti sono focalizzati su «un possibile attacco militare contro il regime siriano, le compagnie di assicurazione nella regione considerano le opzioni di come aumentare i tassi di assicurazione rischi da guerra, per un prezzo che oscilla tra il 100 al 500%» a riferirlo il quotidiano Al-Hayat. Gli economisti avvertivano già da mesi le aziende assicuratrici di sfruttare il possibile conflitto in Siria, sottolineando anche che l’area ad est del Mar Mediterraneo e il Canale di Suez e il Mar Rosso e il Medio Oriente sono tutte zone pericolose, in cui si può prevedere un intervento militare.

L’analista economico per l’assicurazione, Abdelilah, afferma che già ora le compagnie di assicurazione con la polizza coprono i rischi di guerra.  Però l’analista ha sottolineato che i prezzi delle polizze ora si alzereranno di nuovo nuovo per via dei pericoli di guerre in modo esponenziale fino a circa il 500 % nel caso di un attacco militare contro la Siria, sottolineando che la primavera araba ha contribuito ad aumentare il prezzo di assicurazioni, perché gli studi che valutano la situazione ha dimostrato che l’incidenza del rischio è alta, e ciò aumenterà tassi di assicurazione .
Egli ha sottolineato che la regione mediterranea è la più pericolosa, perché gli attacchi militari possono arrivare da flotte militari nel Mediterraneo in generale, a prescindere dalla vicinanza della Siria o dalla sua dimensione di pericolo.
Il consigliere economico per l’assicurazione e la riassicurazione Adham Gad, sostiene che i prezzi dai rischi di guerra, saranno influenzati dalla situazione nella regione, sottolineando che la politica di riassicurazione andrà secondo i piani militari che appariranno nel prossimo periodo, in termini di direzione e blocchi flotte militari, e su questa base le compagnie di assicurazione determineranno i costi e gli aumenti.
Egli ha affermato che l’aumento del tasso di assicurazione si riferisce al movimento del commercio nella regione oltre che al “fattore guerra” più il movimento delle navi c’è nella regione, più il prezzo di assicurazione aumenta, e viceversa , e prevede di aumentare i tassi di assicurazione sui pericoli della guerra al 100 % .
Ha spiegato che la regione del Mediterraneo orientale e del Medio Oriente, tra il Mar Rosso e le navi in ​​transito nel Canale di Suez, saranno le aree più interessate dagli aumenterei costi delle polizze contro la guerra, ad eccezione delle navi dirette dal Capo di Buona Speranza.