MAROCCO – Rabat. La Banca Mondiale ha concesso al Marocco un prestito di 160 milioni di dollari per stimolare la competitività e promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro in un’economia globale sempre più competitiva.
Il prestito ha lo scopo di migliorare la trasparenza e la responsabilità delle procedure di investimento e di facilitazione degli scambi, rfiporta un comunicato dell’istituzione finanziaria multinazionale.
Il programma fa parte di un pacchetto globale di operazioni sostenute dalla Banca mondiale per aiutare il Marocco a raggiungere una maggiore competitività. Contribuirà a sfruttare le riforme del governo in corso intese a semplificare il contesto normativo e ad agevolare gli scambi commerciali. Il programma inoltre intende rafforzare la capacità delle principali istituzioni quali il Comitato nazionale per l’ambiente, il Consiglio della concorrenza e la Commissione per gli investimenti, aggiunge il comunicato.
«Il Marocco si è impegnato in una serie di promettenti riforme di liberalizzazione e di promozione degli investimenti nei settori chiave dell’economia negli ultimi dieci anni», ha dichiarato Simon Gray, Direttore del desk Maghreb della Banca Mondiale. «L’impatto di queste riforme sulla crescita e la creazione di posti di lavoro sarà ulteriormente rafforzata, affrontando le rigidità rimanenti nel contesto economico istituzionale e normativo soprattutto perché riguardano le piccole e medie imprese».
Le pmi costituiscono circa il 95 per cento del settore privato del Marocco e sono una grande fonte di occupazione. Il programma include riforme che affrontino i lunghi ritardi nei pagamenti, le barriere burocratiche, la concorrenza sleale e la mancanza di prevedibilità nell’applicazione delle norme.
Il secondo prestito si concentrerà sull’attuazione delle riforme avviate nell’ambito di questo programma in particolare sulle leggi sulla concorrenza. La Banca Mondiale, con il suo braccio settore privato, l’International Finance Corporation, fornisce assistenza tecnica a sostegno di queste riforme e sulle misure volte a migliorare la competitività del Marocco.
La Banca Mondiale ha inoltre approvato una sovvenzione di 6,44 milioni di dollari da parte del Global Environment Facility. Il progetto “agricoltura sociale e integrata” aiuterà i piccoli agricoltori del territorio ad attuare le misure di conservazione della biodiversità nelle aree di Souss-Massa-Draa e Marrakech-Tensift-Al Haouz.
Tra le altre attività, il progetto sosterrà l’installazione e la gestione di unità di produzione per l’alimentazione animale con sotto-prodotti dalle catene tipiche della regione agro-alimentari, tra cui l’olio d’oliva, cactus, e argan.
Il progetto integrerà le pratiche agricole sostenibili nel piano Maroc Vert, strategia agricola 2008-2020, con l’obiettivo di raddoppiare il valore aggiunto del settore agricolo e creare 1,5 milioni di posti di lavoro.
La Banca Mondiale ha sostenuto il Maroc Vert attraverso una serie di finanziamenti della politica di sviluppo e con una sovvenzione speciale del Fondo per il cambiamento climatico.
Il piano Maroc Vert cerca di aggiornare un settore che contribuisce al 19% del Pil, con il 15% dall’agricoltura e il 4% dall’agro-industria. Questo settore impiega più di 4 milioni di lavoratori, e ha creato circa 100.000 posti di lavoro nel settore agro-industriale.
Il settore svolge un ruolo sostanziale nel bilancio macroeconomico del Paese, l’80% dei 14 milioni di abitanti dipendono dai ricavi del settore agricolo, per non parlare del ruolo fondamentale che svolge per garantire la sicurezza alimentare del Marocco.