Brasile 2013: inflazione modesta e tassi stabili

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BRASILE – Brasilia. La Banca centrale del Brasile, nel suo ultimo rapporto trimestrale, sull’inflazione, ha indicato un modesto calo dell’inflazione al consumo per il 2013, ma le previsioni sottolineano che il tasso di interesse brasiliano rimarrà stabile.

La banca ha leggermente ridotto le sue previsioni per l’inflazione dei prezzi al consumo nel 2013, a 4,8% dal 4,9% precedentemente indicato, riflettendo le previsioni fatte dal presidente della banca centrale, Alexandre Tombini, pochi giorni prima.

Nel rapporto, poi, le previsioni per l’inflazione dei prezzi al consumo per il 2012, salgono al 5,7% dal 5,2%. Si tratta di un balzo che in parte riflette il salto a sorpresa compiuto dall’inflazione nel mese di novembre, dovuto ad un rialzo dei prezzi del settore dei servizi.

Nelle sue previsioni l’istituto brasiliano ha ribadito che la stabilità delle condizioni monetarie per un periodo «sufficientemente lungo» riuscirà a portare l’inflazione al target del 4,5%. si tratta di una indicazione chiara che il tasso di interesse, il Selic, rimarrà al 7,25% per un po’ di tempo.

Le previsioni sull’inflazione della banca centrale non soddisfano però tutti gli economisti: alcuni credono che la banca centrale stia giocando con il fuoco, consentendo che l’inflazione rimanga costantemente al di sopra del necessario e hanno chiesto veri aumenti dei tassi d’interesse.

L’ultimo sondaggio degli operatori di mercato effettuato dalla banca centrale inserisce il dato di previsione per il prossimo anno al 5,4%, in calo rispetto alle aspettative del 2012 che erano del 5,6%.

Il governo ha presentato alcune misure che potrebbero dare sfogo dell’inflazione il prossimo anno, come tagli alle tasse e un piano per ridurre i costi dell’energia elettrica.

I critici sostengono che tali misure probabilmente saranno compensate da una forte domanda interna, nonché da altre misure, come ad esempio un aumento dei prezzi della benzina.

Nel frattempo, la banca centrale ha tagliato le sue previsioni per il Pil 2012 portandole all’1% dall’ 1,6% precedente. Per quattro trimestri, fino alla fine di settembre 2013, la banca centrale prevede una crescita del 3,3%.