Petrolio curdo bloccato in Turchia

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TURCHIA – Ankara 17/03/2014. Più di un milione di barili di greggio dalla zona curda del nord dell’Iraq sono bloccati in Turchia, a causa di una disputa tra Baghdad e la sua regione settentrionale.

Lo riporta l’agenzia Anadolu il 17 marzo. Circa 1,35 milioni di barili di greggio hanno raggiunto l’hub di esportazione mediterranea della Turchia a Ceyhan, aveva detto il ministro dell’energia del paese, Taner Yildiz, il 16 marzo.
Il petrolio, tuttavia, deve ancora lasciare le coste turche, ha aggiunto Yildiz parlando dalla città natale di Kayseri.
Yildiz ha sottolineato che le divergenze in corso tra il governo centrale iracheno e il nord curdo sono alla base dello dello stallo.
«Spero che Baghdad e Erbil risolvano le loro controversie e trovino un punto d’intesa» ha detto il ministro turco.
Yildiz ha aggiunto che il petrolio dal nord dell’Iraq e quello proveniente da Baghdad vengono conservati in spazi separati.
«Il governo regionale curdo del nord dell’Iraq sta avendo un momento economico difficile, perché non ottiene sufficienti dividendi, dal bilancio dello stato, dal reddito generato dalla vendita di petrolio (…) Baghdad saprà sicuramente trovare una soluzione a questo stallo».
Yildiz ha aggiunto che la Turchia sta lavorando sull’incremento di capacità dell’oleodotto Kirkuk-Ceyhan, la più grande via di esportazione di greggio iracheno.