Petrolio curdo verso l’Europa

80

IRAQ- Erbil 25/05/2014. Una nave cisterna carica di petrolio greggio proveniente dalla regione autonoma curda dell’Iraq ha lasciato il porto turco di Ceyhan in direzione dei “mercati europei”.

Lo ha annunciato il governo regionale del Kurdistan il 23 maggio. «Una nave cisterna carica di oltre un milione di barili di greggio partito ieri sera da Ceyhan verso l’Europa», si legge nel comunicato della Krg. «È la prima di molte simili vendite di petrolio giunto attraverso il nuovo oleodotto del Kurdistan». La pipeline del nord curdo sta portando petrolio, infatti, nei serbatoi di stoccaggio di Ceyhan, porto della Turchia. Le esportazioni di petrolio curdo, in precedenza, erano state sospese a causa dello stallo tra il governo curdo e quello centrale per il controllo del settore energetico iracheno. L’autorità autonoma curda ha sempre detto di operare secondo le regole della Costituzione irachena e aveva invitato una serie di osservatori stranieri per osservare le vendite nel tentativo di evidenziare il proprio impegno per la trasparenza. Il governo curdo afferma di avere il diritto legale di esportare e vendere il proprio petrolio indipendentemente dalle imprese statali irachene, ma ha sottolineato il suo impegno a negoziare una soluzione di compromesso per le questioni petrolifere del paese. Il governo centrale di Baghdad continua a ritenere illegali le operazioni petrolifere curde unilaterali e indipendenti.