Il 12 maggio Sharr Jakupi, capo di gabinetto della ministra degli esteri del Kosovo Donika Gërvalla (nella foto), ha confermato la notizia dell’intenzione di Pristina di candidarsi a diventare membro del Consiglio d’Europa, la principale organizzazione regionale dedita ai diritti umani, a cui soprattutto fa capo la Corte europea dei diritti dell’uomo.
L’annuncio segue l’espulsione dall’organizzazione della Russia, alleata della Serbia che non intende riconoscere l’indipendenza del Kosovo. Da anni Mosca era un membro controverso del Consiglio d’Europa, ma l’abbandono del seggio a Strasburgo è avvenuto soltanto il 15 marzo, a tre settimane dall’invasione dell’Ucraina.
Secondo Pristina l’uscita della Russia faciliterebbe l’ingresso nel Consiglio d’Europa, anche se non tutti i membri dell’organizzazione riconoscono l’indipendenza del Kosovo. Primo fra tutti soprattutto per evidenti ragioni interne la Spagna, che pure è un solido membro della Nato che intende continuare a sostenere l’Ucraina.
Dal punto di vista del Kosovo, l’ingresso nell’organizzazione internazionale con sede a Strasburgo faciliterebbe il riconoscimento dell’indipendenza da parte dei paesi europei.
L’effettivo ingresso del Kosovo nel Consiglio d’Europa ovviamente è improbabile, anche se secondo alcuni osservatori il paese sarebbe attualmente in grado di ottenere l’approvazione necessaria dei due terzi dei paesi membri. Sicuramente l’annuncio segnala soprattutto l’intenzione di Pristina di approfittare della guerra in Ucraina per dimostrare la solidità del rapporto con la Nato e i paesi occidentali a discapito degli interessi della Serbia.
La risposta di Belgrado è stata immediata: il presidente Aleksandar Vučić ha affermato che la risposta serba sarebbe più forte che in passato e “non solo una dichiarazione ai media”. Le dichiarazioni di Vučić seguono di pochi giorni un incontro con il premier kosovaro Albin Kurti avvenuto a Bruxelles nell’ambito del dialogo tra Pristina e Belgrado con la mediazione dell’Unione europea.
Nel frattempo il deputato tedesco della CDU Knut Abraham ha affermato che la Germania sarebbe pronta a sostenere la candidatura del Kosovo a diventare membro del Consiglio d’Europa, annuncio rivolto anche alla Serbia che ancora non si è allineata alle richieste di Bruxelles in merito alle sanzioni sulla Russia.
Carlo Comensoli