KIRGHIZSTAN – Bishkek 21/03/2016 Il ministero degli Esteri del Kirghizistan ha consegnato, nei giorni scorsi, all’ambasciatore uzbeko una nota di protesta relativa alla situazione di confine tra i due paesi.
Lo ha reso un comunicato del ministero degli Esteri kirghizo, ripreso da Tass. Come si legge nel documento, l’ambasciatore uzbeko è stato convocato agli Esteri, dove gli è stata consegnata una nota di protesta relativa ai «posti blocco e ai contatti militari avvenuti al ventesimo chilometro della strada di Kerben, nella regione kirghiza di Ala-Buka Jalal-Abad. Le operazioni condotte dalla parte uzbeka potrebbero portare a situazioni di conflitto tra la popolazione delle regioni di confine, e ad una escalation alla frontiera kirghizo-uzbeka» si legge nel comunicato. Il Kirghizistan ha poi espresso la speranza che Tashkent manifesti «la volontà politica e la determinazione nel rigoroso rispetto del diritto internazionale», compreso l’accordo sulla eterna amicizia tra i due paesi, firmato nel dicembre 1996. Nel periodo precedente, il servizio di frontiera del Kirghizistan aveva riferito che in una delle zone di confine contese, gli uzbeki avevano dislocato mezzi pesanti e circa 40 soldati. Inoltre, l’Uzbekistan ha unilateralmente chiuso il checkpoint sulla strada di Madaniat, al confine con Kirghizstan e ha messo restrizioni per i cittadini kirghizi al posto di blocco creato a Dostuk. In risposta, il Kirghizistan ha interrotto il passaggio dei cittadini dell’Uzbekistan e dei loro veicoli ai posti di blocco a Baymak, Ken-Sai e Kadamjai.