Kiev persa per un “pugno” di gas

267

UCRAINA – Kiev. 06/12/13. Yanukovych ha visitato Putin di rientro dalla Cina. Dopo aver rifiutato la mano europea (il 21 novembre) ha stretto quella russa e lo ha fatto molto saldamente. Tutto questo mentre la piazza a Kiev si incendia.

Non solo, Dmitry Medvedev ha incontrato a Mosca il Primo Ministro ucraino Yuriy Boyko mercoledì. Le parti hanno convenuto di intensificare la cooperazione in diversi settori. Il Primo Ministro russo ha sottolineato che l’Ucraina resta «un importante partner strategico della Russia». Tra le cose discusse tra le due delegazioni: «Le prospettive di costruzione di un trasporto attraverso lo Stretto di Kerch, la risoluzione dei problemi dei dazi doganali per i prodotti ucraini». Infine si è parlato di «cooperazione nel settore aeronautico, aerospaziale, navale, ingegneria e altre aree». Le parti hanno anche discusso questioni di cooperazione tecnico-militare, regolamenti tecnici e delle regolamentazioni tecniche e una serie di altri temi di attualità di cooperazione commerciale ed economica tra Ucraina e Russia. E per ultimo, si è parlato della annosa questione del gas, per cui l’Ucraina dipende al 100% da Mosca. Il prossimo anno, hanno promesso i russi, il prezzo scenderà del 10%.

Tutto questo mentre a Kiev aumentano le proteste e si conta, oggi, il primo morto. Un uomo sui 55 anni, trovato esanime, su una scalinata. Non aveva segni di violenza sul corpo.
Nel frattempo la politica ucraina si divide tra favorevoli e contrari alla manifestazione e c’è chi grida allo scandalo osservando che anche questa protesta di piazza sarebbe manovrata dall’Unione europea e non dai cittadini ucraini.
Secondo il vice capo del gruppo parlamentare del Partito delle Regioni, Mikhail Chechetov in Ucraina «tutte le rivoluzioni colorate sono in realtà macchie colorate di diversi paesi, che stanno scuotendo l’Ucraina da diversi anni». «Un altro leader della rivoluzione colorata dovrebbe venire in Ucraina. Mikhail Saakashvili. L’uomo che ha perso metà Georgia vorrebbe venire da noi a insegnarci cosa? Da fuori vogliono il caos, e la distruzione del nostro Paese» ha detto Chechetov.

Nel frattempo, l’ex ministro dell’Interno ha chiesto l’istituzione del governo transitorio. Ma avendo votato di recente su una mozione di caduta del governo, non andata in porto. Sarà difficile che si arrivi a un governo transitorio. è più probabile che vengano soffocate le proteste di piazza.