Tallin, vuole un’inchiesta indipendente su Kiev

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ESTONIA – Tallin. 05/03/14. Il Miniastero degli esteri estone,Urmas Paet, ha chiesto di aprire un’inchiesta indipendente sui fatti di Kiev. Il ministro ha esortato a indagare sui crimini commessi durante il confronto tra il governo e l’opposizione a Kiev. In una apposita dichiarazione riportata da Postimees oggi.

«Ciò che è realmente accaduto a Kiev, deve emergere dall’inchiesta. Penso che molte persone vogliono conoscere i fatti su Kiev e per questo chiedono un’indagine indipendente» ha detto il ministro.
L’Estonia in particolar modo ha chiesto l’inchiesta in quanto teme che tra le persone coinvolte e morte nei fatti di Kiev vi siano dei rappresentanti della “nuova coalizione”.
Il ministero degli Esteri avrebbe confermato tale coinvolgoimento il 26 febbraio. Ma non vuole che si sventoli questa notizia. Secondo il Ministro si tratta in realtà di untentativo di «screditare il nuovo governo dell’Ucraina». A Kiev a fine 2013 inizio inizio 2014, ci furono proteste di massa contro il governo (“Evromaydan”), che sonpo sfociate più volte in disordini e scontri tra sostenitori dell’opposizione radicalizzati e dipendenti del Ministero dell’Interno. Gli scontri più violenti, durante i quali sono state utilizzate armi da fuoco, si è verificato a metà febbraio. Di conseguenza, secondo i dati ufficiali, ha ucciso più di 90 persone, tra i morti vi erano membri delle agenzie di sicurezza. L’opposizione ha accusato il governo dell’uso dei cecchini contro i partecipanti a proteste, sostenendo che i cecchini facevano parte delle truppe interne. Le truppe interne hanno negato di aver partecipato alle azioni violente, o di aver mandato cecchini. Secondo il nuovo ministro dell’Interno Arsen Avakov nel confronto armato a Kiev è stato coinvolta in una sorta di “terza forza”.