Sviluppo coreano per il Kenya

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KENYA – Nairobi 03/06/2016. Il presidente keniano Uhuru Kenyatta nei giorni scorsi ha condannato le provocazioni della Corea del Nord e ha promesso di far rispettare fedelmente le sanzioni U.N. sulla Corea del Nord.

Kenyatta si è infatti incontrato il 31 maggio con il presidente della Corea del Sud Park Geun-hye, riporta Yonhap. Kenyatta ha condannato le provocazioni della Corea del Nord nella regione e ha chiesto a Pyongyang di fermare le provocazioni. Park ha anche detto che l’applicazione delle sanzioni Onu è fondamentale per costringere Pyongyang ad abbandonare il suo programma nucleare. Il vertice, il primo tra i leader dei due paesi in 34 anni, segue l’interesse di Seul verso l’Africa per esplorare le opportunità di business nel continente.
I due Paesi hanno stabilito relazioni diplomatiche nel 1964, quando il padre del presidente sudcoreano, Park Chung-hee, e il padre di Kenyatta, Jomo Kenyatta, erano entrambi al potere. Il presidente sudcoreano ha proposto lo sviluppo di un partenariato, dicendo che il successo dello sviluppo economico di Seoul può fare della Corea del sud un buon partner della più grande economia dell’Africa orientale. Nairobi, infatti, sta spingendo per progetti infrastrutturali enormi, tra cui la costruzione di centrali elettriche, strade, porti e ferrovie. Kenyatta ha ribadito la cooperazione bilaterale rafforzata nel commercio e negli investimenti, dicendo che non c’è «nessun modello migliore della Corea del Sud» per lo sviluppo economico del Kenya. Il governatore della banca centrale del Kenya ha detto che l’economia del suo paese potrebbe crescere del 6 per cento nel 2016, un incremento che consentirà al Kenya di avere il quinto tasso di crescita più veloce nel continente. Il Kenya, ottavo produttore geotermico al mondo, sta cercando di espandere la propria capacità geotermica portandola a 5.500 Mw entro il 2031, dagli attuali 598 Mw. Oggi, l’energia geotermica costituisce il 26 per cento della produzione totale di energia elettrica del Kenya. Un consorzio, composto da Hyundai Engineering e Toshiba, ha costruito due centrali geotermiche nel 2014 in grado di generare 280 Mw di potenza. Hyundai Engineering sta spingendo per ottenere l’approvazione per un progetto per altre tre centrali geotermiche in Kenya del valore di 4,3 miliardi di dollari. Nairobi sta cercando di diversificare le proprie fonti di energia con la costruzione di centrali nucleari entro il 2033, per generare 4.000 Mw. Park e Kenyatta hanno poi assistito alla firma di diversi protocolli d’intesa in settori come l’energia nucleare, la scienza, la salute e l’istruzione e la tecnologia dell’informazione e della comunicazione. Nel protocolli relativo al nucleare, si rileva l’esigenza, tra le altre cose, della cooperazione nella costruzione di una zona industriale pilota per le aziende della Corea del Sud su un’area di circa 800mila metri quadri di terreno. La zona pilota, se costruita, potrebbe servire come punto di partenza per le aziende della Corea del Sud per entrare nel mercato Usa bypassando vincoli per l’importazione diretta. I prodotti tessili prodotti in Kenya possono essere spediti negli Stati Uniti senza tariffe grazie all’African Growth and Opportunity Act.