KENYA. Pechino usa le basi della vecchia Via della Seta per quella del futuro

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Pechino vuole ricreare l’antica Via della Seta più di 600 anni dopo che l’ammiraglio della dinastia Ming Zheng He ha visitato la costa keniota; secondo gli storici, la flotta di Zheng fece quattro visite alla costa keniota, a partire dalla città di Malindi nel 1418. Oggi, secoli dopo, la Cina sta cercando di ricollegare questo episodio storico con diversi attuali progetti in Africa.

La Kenya Ports Authority, Kpa, ha detto che la China Communications Construction Company ha completato la costruzione dei primi tre ormeggi al porto di Lamu, che è destinato a diventare un hub di trasbordo per container e carichi di petrolio. La struttura in acque profonde sarà in grado di gestire grandi navi e completerà il porto principale del Kenya a Mombasa.

Questo progetto da 5 miliardi di dollari fa parte di un più ampio schema di infrastrutture da 25 miliardi di dollari, il corridoio Lamu Port South Sudan Ethiopia Transport, Lapsset – che collegherà il Kenya con l’Etiopia, l’Uganda e il Sud Sudan.

L’operatore portuale China Merchants Group, Cmg, ha fatto investimenti massicci e firmato concessioni a Gibuti, Nigeria e Togo, riporta Independent. A dicembre, ha firmato un accordo di investimento di 350 milioni di dollari con la società statale Great Horn Investment Holding, aprendo la strada a un rinnovamento del porto di Gibuti in un centro logistico e commerciale internazionale. Il progetto da 3 miliardi di dollari sarà modellato sul porto di Shekou nella città meridionale della Cina, Shenzhen, che è integrato con una zona di libero scambio e un centro d’affari.

L’investimento di Cmg nel porto di Gibuti è arrivato subito dopo il suo investimento di 590 milioni di dollari nel vicino porto multiuso di Doraleh e 3,5 miliardi di dollari nella zona internazionale di libero scambio di Gibuti.

La presenza di Cmg nel paese non è stata senza controversie. È stata venduta una quota del terminal container di Doraleh, dopo che il governo gibutiano nel 2018 ha preso il controllo del terminal e ha trasferito il personale e i beni della concessione alla Societe de Gestion du Terminal, una società pubblica istituita per gestire il terminal.

Dp World, con sede a Dubai, aveva gestito il terminal e ha portato Cmg in tribunale a Hong Kong e Londra, sostenendo di essere stata costretta a uscire per consentire a Cmg di prendere il controllo.

Graziella Giangiulio