KENYA – Nairobi 08/06/2016. Lo spettro di possibili imbrogli elettorali incombe ancora sul Kenya.
Quattro persone sono state uccise il 6 giugno durante le proteste contro quello che l’opposizione definisce come un complotto per manipolare le prossime elezioni generali, fissate tra poco più di un anno. Le morti sono accadute nella roccaforte dell’opposizione di Kisumu, riporta il keniano Daily Nation, dove altre cinque persone sono state ricoverate in ospedale per ferite da arma da fuoco durante gli scontri tra manifestanti e polizia. In tutto cinque persone sono morte da quando le proteste sono iniziate alcune settimane fa. La più grande manifestazione settimanale contro le autorità elettorali ha avuto luogo a Nairobi, organizzata dalla Coalition for Reform and Democracy, Cord.
Il Cord vuole che i capi della Commissione elettorale si dimettano per spianare la strada ad elezioni cristalline. Il presidente in carica Uhuru Kenyatta ha vinto le elezioni 2013, con solo il 50,51 per cento dei voti. Cord ha denunciato frodi e brogli ma la Cote suprema del paese gli ha dato torto. Centinaia di suoi sostenitori si sono raccolti il 6 giugno nel centro di Nairobi vigilati da un contingente di polizia a una discreta distanza. Durante la marcia, gli organizzatori hanno lavorato per mantenere i manifestanti al percorso pianificato ed evitare disturbi e incidenti nella zona limitrofa. Il comandante della polizia nazionale del Kenya, Joseph Boinnet, aveva ordinato agli agenti di non caricare i manifestanti, intervenendo solo in caso di disturbi. Il 7 giugno il presidente del senato keniano, Ekwee Ethuro, ha chiesto al comitato parlamentare sulla sicurezza di indagare sulla brutalità della polizia intervenuta invece a Kisumu.