Astana produrrà più petrolio e gas

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KAZAKHSTAN – Astana 20/09/0214. «I sistemi di gasdotti e oleodotti del Kazakhstan-China Pipeline e del Caspian Pipeline Consortium (Cpc) saranno ampliati dato il carico di lavoro delle raffinerie di petrolio kazake», si legge in un documento di KazTransOil del 15 settembre.

Kairgeldy Kabyldin, Ad della società, ha detto che per la fornitura sul mercato interno kazako di prodotti petroliferi, lo sviluppo di una rete di gasdotti interni è il compito più importante visto lo sviluppo del potenziale di esportazione. Kabyldin ha aggiunto che l’azienda sta facendo investimenti per mantenere le attività correnti, garantire la sicurezza di una parte del gasdotto e l’efficienza delle stazioni di pompaggio. «I progetti di investimento sono finanziati con l’aiuto dei fondi propri della società, senza utilizzare fondi del bilancio dello stato», ha osservato Kabyldin. L’Ad ha detto che la produzione di petrolio dovrebbe aumentare nel prossimo futuro, grazie principalmente ad un aumento di produzione del giacimento di Tengiz e la produzione prevista del giacimento di Kashagan. Kabyldin ha detto che due grandi progetti sono in corso in questo direzione: un potenziamento delle capacità della sezione kazaka dell’oleodotto Cpc nel 2015 per arrivare a 52, 5 milioni di tonnellate all’anno, e un aumento della capacità del sistema dell’oleodotto Kazakhstan-China (Atyrau-Kenkiyak-Kumkol-Atasu-Alashankou) portandolo a 20 milioni di tonnellate annue tra il 2017e il 2019, in base alla disponibilità di risorse di base. «Sono state già rese operative le stazioni di pompaggio. Questo fatto ha aumentato la capacità del principale oleodotto Atasu-Alashankou portandola a 20 milioni di tonnellate all’anno. La stazione di pompaggio T. Kasymov (Atyrau) è stato perciò ricostruita». L’investimento effettivo di capitale per la seconda fase del Kazakhstan-China Pipeline, al 30 giugno 2014, ammonta a 24,3 miliardi di tenge, si legge nel documento. «Il metodo di calcolo di una tariffa unica per il trasporto di petrolio per l’esportazione e la distribuzione dei ricavi tariffari tra i proprietari delle sezioni della Kazakhstan-China pipeline sono già stati approvati» ha detto Kabyldin. Tre grandi raffinerie di petrolio, vale a dire, l’impianto petrolchimico di Pavlodar, a nord, lo Shymkent Plant, a sud, l’Atyrau Plant, a ovest, operano sul territorio del Kazakhstan; attualmente, la capacità totale degli impianti è di circa 14 milioni di tonnellate di greggio all’anno. Astana ha prodotto 1.954.000 tonnellate di carburante (benzina e carburante per aerei compresi) tra gennaio ed agosto 2014, un 15,1 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2013, inoltre, il paese ha prodotto 3.252.000 tonnellate di gasolio (una diminuzione del 4,9 per cento), 2.378.000 tonnellate di olio combustibile (con un decremento del 7,4 per cento) nel periodo di riferimento, ha comunicato il Comitato per le statistiche del ministero kazako dell’Economia Nazionale. In precedenza era stato annunciato che il Kazakistan aveva in programma di aumentare la produzione di petrolio nelle sue raffinerie portandola a 17,5 milioni di tonnellate entro la fine del 2015 rispetto ai 13,7 milioni di tonnellate nel 2010.