La terra del non ritorno è patrimonio UNESCO

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KAZAKHSTAN – Astana 26/03/2016. L’Unesco ha aggiunto nelle biosfere protette un sito kazako.

Come riporta Tengrinews, si tratta di Barsa Kelmes, che letteralmente significa “La terra del non ritorno”, una volta era un’isola nel lago d’Aral. Era la più grande isola del lago d’Aral, e aveva la reputazione di essere un posto strano e maledetto. È disabitata ancora oggi, a parte le missione scientifiche.

Le leggende kazake narrano di intere famiglie svanite sull’isola e leggende di chi trascorrendo una sola giornata sull’isola al suo ritorno scopre che sono passati decenni per chi era rimasto sulle rive dell’Aral.  

L’accesso all’isola era strettamente limitato in quanto si trattava di un sito per lo sviluppo e la sperimentazione di armi biologiche, sito gemello dell’isola di Vozroždenie, famosa in Urss per gli esperimenti biologici che vi si svolgevano. L’isola si trovava a 180 km a sud-ovest della città Aralsk, e nell’estate del 2009 cessò di esserlo a causa del vasta restringimento del mare d’Aral. Secondo fonti ufficiali, l’isola fu scoperta nel 1848. L’area non è più un dominio dell’Unione Sovietica e non c’è più il mare di Aral intorno. Proprio perché era un sito di esperimenti biologici, Barsa Kelmes ha un ecosistema unico con una serie inusuale di animali e piante, conservati grazie all’isolamento del territorio. Oggi c’è una riserva naturale nazionale chiamato appunto Barsa Kelmes.