COREA DEL SUD – Seul 4/07/2013. La Corea del sud ripropone il dialogo con la Corea del nord per la riapertura del polo industriale di Kaesong, a tre settimane dal naufragio dei tentativi precedenti.
Kaesong rappresenta un raro simbolo della cooperazione tra nord e sud Corea ed è situato al confine tra le due regioni. Il lavoro nel parco industriale è stato interrotto ad aprile, quando il nord ha ritirato 53mila lavoratori dalle fabbriche, per via delle tensioni tra i due governi, dovute in particolare al risentimento di Pyongyang per l’iniziativa di esercitazioni militari congiunte tra la Corea del sud e gli Stati Uniti e per le polemiche sul riarmo nucleare della Corea del nord da parte della Corea del sud, della Cina, degli Stati Uniti e delle Nazioni Unite. Kaesong è un importante fonte di entrata per il nord e la più importante zona di commercio tra le due Coree.
I proprietari delle 123 fabbriche sudcoreane, ritirati da Kaesong dopo l’abbandono dei lavoratori nordcoreani, sono desiderosi di tornare. L’apertura al dialogo era già prevista per il 12 giugno, ma la discussione su chi avrebbe dovuto guidare le delegazioni dei due governi l’aveva fatta naufragare. Alcuni proprietari sudcoreani hanno fatto sapere che per loro è impossibile aspettare ancora e hanno minacciato di smontare le loro strutture per trasferirle in Corea del sud o altrove in Asia. Un sopralluogo, poi, delle fabbriche ha fatto scoprire che i macchinari potrebbero deteriorarsi, soprattutto per l’arrivo della stagione delle piogge. Il governo della Corea del sud ha ribadito che la questione va risolta da i due governi, proponendo una discussione per sabato 6 giugno. «Noi facciamo questa proposta, tenuto conto delle difficoltà incontrate dai proprietari delle fabbriche del Kaesong e il grave danno atteso per le loro fabbriche con l’inizio della stagione dei monsoni», ha detto Kim Hyung-suk, portavoce del ministero dell’Unificazione del sud. Ma non c’è stata alcuna reazione immediata da parte del governo del nord.