Esplodono anche a Kabul le proteste anti americane per il film che ridicolizza il profeta Maometto.
Migliaia di cittadini sono scesi nelle strade al grido di «Morte all’America» dando alle fiamme automobili e negozi e lanciando pietre verso le polizia che cercava di fermarli. Dopo il caos di Bengasi e quello di altre città di Africa, Asia (da ultima Giacarta) e Medio Oriente, il rompicapo generato dal film ha fato scoppiare un gran mal di testa a Washington, impegnata nei giochi elettorali presidenziali. A Kabul assieme alla bandiera a stelle strisce è stata bruciata anche quella israeliana, Paese ritenuto la causa della questione palestinese. Nella capitale afgana, la polizia afgana ha stimato che circa 4mila dimostranti abbiano partecipato alle manifestazioni. Bloccato l’accesso alle ambasciate, la rabbia si è sfogata nei quartieri abitati dai lavoratori stranieri.