Ribelle saudita in Siria: non è Jihad

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SIRIA – Damasco. 06/05/14. Sui media sauditi campeggia oggi la storia di un 23enne rientrato dai combattimenti in Siria. Interessante è la facilità con cui il giovane è arrivato in Siria e ha contattato i ribelli. Fonte K1b1.

Il giovane è partito con visto turistico alla volta di Ankara e dalla Turchia unitosi a un gruppo di ribelli è partito e arrivato in Siria. Il giovane dopo un addestramento e regolari combattimenti ha ritenuto che quello che si combatteva in Siria non era jihad. Il giovane però ha cominciato a manifestare insoddisfazione per l’approccio di questi gruppi, che uccidono e hanno un comportamento distruttivo che a suo dire poco o nulla hanno a che fare con la jihad. Deciso a fare ritorno, contatta la madre, ma oramai è senza passaporto, consegnato ai ribelli quando è entrato a far parte del gruppo. Decide quindi di pagare un contrabbandiere turco e di fare le stessa stasa dell’andata. Nayef ha preso questa decisione dopo essersi consultato con gli imam di due moschee. Il giovane ha fatto rientro in Arabia Saudita, secondo il giornale Al-Hayat, dopo che la madre ha fatto un appello accorato di fronte ai media.