Formaggio: l’Italia dichiara guerra

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COSTARICA – San José 26/7/13. Stante la violazione di marchi, una nota ufficiale Ue è stata notificata il 24 luglio al ministero per il Commercio estero del Costa Rica: la nota informava il governo di San Josè che l’Italia aveva bloccato l’attuazione di un accordo di associazione tra l’America centrale e Ue programmato per il 1° agosto.

L’Italia sta protestando per l’uso da parte dei produttori di formaggio del Costa Rica di quattro denominazioni geografiche italiane: Provolone, Fontina, Gorgonzola e Parmigiano Reggiano. In base all’accordo, i paesi membri presentano un elenco delle denominazioni regionali proibiti per le imprese di altri paesi. L’Italia sostiene, per esempio, che solo il formaggio prodotto a Parma, possa essere chiamato Parmigiano. L’elenco del Costa Rica contiene denominazioni, ad esempio, come Queso Turrialba. Ma perché l’accordo divenga operativo, non solo le società costaricane non dovrebbero esportare prodotti con denominazioni proibiti, ma anche, come esige l’Italia, non essere commercializzati in Costa Rica. Alcune di questi marchi, però, sono già stati registrati nel Registro Nazionale del Costa Rica e possono addirittura essere trovati nei supermercati del Paese. L’Unione europea ha chiesto di rispettare far rispettare questi due requisiti per rendere esecutivo l’accordo di associazione. Il ministro del Commercio Estero Del Costa Rica, Anabel González ha detto di essere «rammaricata che interessi particolari ritardino l’entrata in vigore dell’accordo per il Costa Rica, […] perché eravamo ansiosi dell’entrata in vigore della convenzione il 1° agosto». Non è chiaro se le due parti raggiungeranno un compromesso sulla questione, ma al momento lo stallo rischia di compromettere l’intero accordo commerciale. L’Ue è la seconda più importante destinazione per le esportazioni del Costa Rica dopo gli Stati Uniti: negli ultimi dieci anni, l’export è raddoppiato da 1,6 miliardi di dollari nel 2002 a 3,3 miliardi nel 2012. La Commissione europea aveva già raccomandato l’approvazione del trattato, ma la posizione dell’Italia ha impedito al Consiglio dell’Unione europea di adottarla all’unanimità, come stabilito dalle procedure ufficiali. La prossima riunione del Consiglio dell’Unione europea è prevista per il mese di settembre. I negoziati per l’accordo di associazione tra l’America centrale e l’Unione europea sono iniziati nel mese di ottobre 2007 a San José e si sono conclusi nel maggio 2010 a Madrid.