Per chi è cresciuto con la Hard SciFi degli anni 40 del secolo scorso, per poi passare al Cyberpunk nelle sue diverse declinazioni, e ai diversi futuribili epici, leggere di e immaginare velivoli senza pilota che trasportano passeggeri e cose, è un dato scontato.
Il crollo della Cortina di Ferro e l’aprirsi al mondo civile di molte tecnologie aeronautiche militari e coperte da segreto al termine del XX secolo, ha portato coen conseguenza allo sviluppo del trasporto aereo di uomini cose che sta avendo tra le conseguenze l’utilizzo di UAV in diversi settori, militare compreso, da molto tempo.
La realtà sta correndo letteralmente nella direzione della mobilità avanzata aerea: esperimenti, e non solo, in Asia, Cina, negli States sul trasporto di cose attraverso droni aerei risono e per alcuni paesi, ove il panorama normativo è più “lasso” rispetto all’europeo, e all’italiano, cominciano a essere realtà, anche economica. Queste potenzialità fanno uso anche le forze armate degli stessi paesi tanto che spesso la linea che divide la parte civile e quella militare è molto sfumata.
Nell’Ue, l’Italia, paese che ha sviluppato l’aviazione militare e civile, fin dalle origini, si “piazza” avanti a tutti, o quasi, attraverso una nuova piattaforma digitale: HyperTwin, la piattaforma digitale per la mobilità aerea avanzata e per facilitare l’operatività dei droni in un ambiente sicuro ed efficiente, proposta da Enac.
HyperTwin è stata illustrata ieri dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale e dall’Ente nazionale per l’aviazione civile nel corso di un convegno a Roma, ad istituzioni, operatori ed esperti del settore HyperTwin è di fatto un ambiente operativo nato all’interno del progetto “Digital Twin for Innovative Air Services”.
Questa tecnologia nasce da e si sviluppa in uno scenario di cooperazione tra altre pubbliche amministrazioni, startup, università e imprese, una partnership tra pubblico e privato con lo scopo di rendere l’utilizzo di una simile tecnologia indispensabile per l’ottimizzazione degli UAV in caso di emergenza, trasporti, ispezioni e così via.
La piattaforma sfrutta la potenza dei dati e dell’intelligenza artificiale per ottimizzare l’operatività dei droni e delle altre modalità di trasporto aereo. Si basa sull’idea di “Digital Twin”, una replica digitale che permette di simulare e ottimizzare le operazioni reali. Questo approccio innovativo offre molteplici vantaggi: sicurezza, cioè maggiore controllo sulle operazioni aeree, minimizzando i rischi; efficienza cioè ottimizzazione delle rotte e migliore gestione delle risorse; collaborazione, cioè integrazione con sistemi e tecnologie esistenti per un approccio sia sinergico che condiviso.
Ad esempio, l’Italia è stata suddivisa in milioni di micro aree di 200 metri per 200 allo scopo di poter avere la migliore comprensione del territorio e dei suoi sviluppi in diverse aree: meteo, antropica e urbanistica, per dirle alcune. Su tutte poi resta il dato della comunicazione, ossia dell’accettazione del pubblico della presenza in aria di “droni” o di voler essere dentro degli aerotaxi in un futuro non troppo lontano.
Pur restando ottimi e indispensabili tutti gli approcci civili all’utilizzo di un simile strumento innovativo, resta sempre valido a nostro avviso, anche la potenzialità duale in ambito militare per il controllo e la gestione, strategica e tattica, in scenari cinetici di velivoli senza pilota la cui presenza è oramai diffusa nei diversi conflitti cui assistiamo in questo periodo.
Antonio Albanese
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